Cinesi clandestini: scoperta maxi-gang a Prato, 200 indagati

18 Maggio 2015   10:35  

Vasta operazione della guardia di finanza di Prato nel contrasto dell'immigrazione clandestina. Oltre 200 gli indagati e perquisizioni su tutto il territorio nazionale.

'Passepartout', questo il nome dell'operazione ordinata da Antonio Sangermano, sostituto procuratore della Repubblica di Prato, ha consentito di disarticolare un gruppo criminale italo-cinese che, attraverso la complicita' di consulenti del lavoro italiani, creava documentazione attestante rapporti di lavoro in realta' inesistenti, necessaria al rinnovo di permessi di soggiorno per cittadini cinesi.

L'attivita', condotta dalla comando provinciale della Gdf di Prato nasce dallo sviluppo di elementi informativi acquisiti durante le investigazioni collegate all'indagine 'false residenze', risalente al 2013, nel corso della quale fu scoperta e sgominata un'associazione a delinquere che, grazie alla complicita' di un pubblico ufficiale e previo pagamento di tangenti, iscriveva irregolarmente cittadini cinesi nelle liste anagrafiche del Comune di Prato.

'Passepartout', allo stato, ha messo in luce l'esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale, integrato da 13 soggetti, tra cui anche imprenditori cinesi nonche' 2 consulenti del lavoro italiani i quali, coordinati da un cinese, mettevano a disposizione buste paga, cud e dichiarazioni di ospitalita' tutti artefatti e comunque indispensabili per ottenere il permesso di soggiorno.

Per i documenti falsi c'era una tariffa: 100 euro per una busta paga, 400 euro per un cud e 200 euro per una dichiarazioni di ospitalita'.

Gli accertamenti delle fiamme gialle, tuttora in corso, hanno consentito di scoprire anche imprese totalmente inesistenti ma necessarie per creare il presupposto tecnico-contabile idoneo alla produzione dei documenti falsi.

In un caso e' stata anche rinvenuta una scrittura privata, in cinese ,con cui veniva stabilito un compenso annuo di 4.500 euro per un prestanome che poi assumeva fittiziamente la titolarita' di un'azienda.

Nell'operazione sono stati impiegati oltre 150 militari del comando regionale Toscana e dei vari reparti competenti per territorio.


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