Città Sant'Angelo, il sindaco chiede lo stato di emergenza e calamità per incidente industriale

31 Luglio 2013   16:14  

Il Comune di Città Sant'Angelo ha chiesto lo stato di emergenza e di calamità per incidente industriale. La ragione è ovviamente legata alle esplosioni dello scorso 25 luglio a Villa Cipressi, che hanno interessato il territorio angolano e indirettamente alcuni comuni limitrofi, costate la vita a quattro persone.

Lo scoppio di materiale pirico, contenuto in alcuni depositi della ditta "Pirotecnica Abruzzese", ha dato vita anche a un incendio che ha coinvolto due abitazioni vicine e parte dei terreni circostanti coltivati. La violentissima pioggia di detriti, arrivati anche a un 1 km di distanza, associata allo spostamento d'aria, ha provocato ingenti danni ad abitazioni nelle vicinanze.

L'Azienda colpita dal sinistro è presente - tra l'altro - nell’inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti. Al fine di agevolare il celere recupero delle strutture colpite - anche per evitare che il tempo aggravi l'entità dei deterioramenti - l'amministrazione comunale ha già messo a disposizione degli interessati le schede, predisposte dalla Regione Abruzzo, per la quantificazione dei danni subiti dai privati nelle zone dell'evento.

La delibera che chiede alle Autorità Competenti la dichiarazione dello stato di emergenza è stata già approvata e trasmessa in copia alla Regione Abruzzo, dipartimento Protezione Civile.


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