Coldiretti L'Aquila, necessaria proroga per regolarizzazione dei pozzi

30 Novembre 2012   17:52  

La Federazione Provinciale Coldiretti L'Aquila, a due mesi dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di derivazione delle acque pubbliche, esprime grande preoccupazione per l'impossibilita' di regolarizzare - da parte degli imprenditori agricoli - le migliaia di pozzi presenti sul territorio regionale.
 Nella sola conca del Fucino se ne stimano oltre 5.000 e ad oggi sono state presentate pochissime istanze di regolarizzazione.
Una emergenza a cui Coldiretti risponde chiedendo alla Regione una proroga di almeno un anno.
"La regolarizzazione dei pozzi, fondamentale per la salvaguardia delle falde e assicurare un monitoraggio costante sull'uso delle acque pubbliche superficiali e sotterranee, richiede una procedura molto lunga, complessa e onerosa a causa dei documenti tecnici richiesti da alcuni enti" evidenzia il direttore di Coldiretti L'Aquila Massimiliano Volpone.
"Per favorire la regolarizzazione e' necessario da parte della Regione di una proroga del termine, attualmente previsto al 31 dicembre 2012, e la conferma della riduzione al 50 % della sanzione amministrativa prevista".
Ma secondo la Coldiretti L'Aquila - che in proposito ha chiesto anche l'intervento della Federazione Regionale - oltre alla proroga dei termini e alla conferma della riduzione della sanzione, e' necessario intervenire anche con la semplificazione di alcuni adempimenti soprattutto per le piccole derivazioni e i consumi limitati.
"In particolare, aggiunge Volpone, "dovrebbe essere consentito agli allevatori di utilizzare liberamente l'acqua per la gestione degli allevamenti indipendentemente dal volume annuo complessivo, come avviene per l'uso domestico.
Attualmente, infatti, superata una certa soglia, l'uso dell'acqua dell'allevamento viene assimilato all'uso industriale con la relativa applicazione delle tariffe piu' alte di quelle applicate per l'uso irriguo".
E per finire, i problemi legati alla 'prova di portata', operazione molto onerosa richiesta dall'autorita' di bacino per le piccole derivazioni seppur non prevista dal Regolamento regionale che disciplina i procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica, superficiale e sotterranea.
"L'accoglimento delle proposte di Coldiretti", conclude, "contribuira' sicuramente ad accelerare il processo di sanatoria e a rasserenare gli imprenditori agricoli interessati alla loro regolarizzazione".


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