Commercianti teatini sempre più in difficoltà, domani manifestazione di protesta

Chiuse 629 attività negli ultimi tre mesi

21 Gennaio 2014   10:31  

Sempre più drammatica la situazione del commercio e delle piccole imprese di Chieti, destinatarie di tasse ed imposte cui far fronte diventa sempre più fdifficile giorno dopo giorno.

In maniera direttamente proporzionale alle difficoltà, cresce il malcontento dei commercianti nei confronti delle istituzioni cittadine, accusate di aver tassato le piccole imprese in maniera spropositata, al punto da determinare la fine di molte di esse, col risultato di un saldo negativo di 132 imprese iscritte alla Camera di Commercio solo nel penultimo trimestre del 2013, e previsioni ancor più negative per il trimestre successivo ed il primo scorcio del 2014.

In altri termini, nel penultimo trimestre dell'anno passato, stando ai dati raccolti dalla Camera di Commercio, a fronte di 497 imprese neoiscritte si sono registrate ben 629 chiusure. Colpiti un po' tutti i settori, ma a soffrire in modo particolare il settore agricolo, quello delle costruzioni, il commercio all'ingrosso e le attività manifatturiere.

Tanti motivi di pessimismo, paura e malcontento, dunque, che hanno portato le principali associazioni di categoria (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna e Casartigiani) ad organizzare una manifestazione congiunta che avrà luogo domattina nel centro storico del capoluogo teatino, sotto lo slogan "Vogliamo lavorare e creare lavoro. Non vogliamo morire di tasse". Il raduno è fissato alle 11 in piazza Vico, da cui il corteo si sposterà fin sotto l'ex Banca d'Italia, sede provvisoria del Comune, per riconsegnare all'ente le chiavi dei negozi, e soprattutto al fine di sensibilizzare una volta per tutte le istituzioni per quanto riguarda le loro problematiche, e convincerli sull'oppotunità di rivedere le modalità di tassazione.


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