Commercio in crisi in Provincia dell'Aquila. Regge il settore food e le attività ricettive

28 Novembre 2013   10:44  

Segnali preoccupanti per il commercio della provincia dell’Aquila, mentre prova a resistere il turismo.

Secondo il rilevamento Confesercenti sui primi 10 mesi del 2013 infatti le principali voci del terziario aquilano mostrano segni di forte debolezza sul fronte numerico, pur a fronte di nuove aperture con picchi nei settori più innovativi.

Rispetto allo stesso periodo del 2012 in provincia la variazione percentuale delle imprese registrate segna una flessione dell’1,5 per cento in provincia e dello 0,4 per cento in città, a fronte di una media nazionale di -0,6 per cento e di una media regionale che evidenzia un timido segno positivo (+0,2 per cento).

Nel dettaglio delle categorie merceologiche, perde terreno la voce più numerosa, quella del settore abbigliamento e calzature (818 imprese attive), con una contrazione secca del 2 per cento fra ottobre 2013 e ottobre 2012 in provincia e della metà nel capoluogo.

Stabile il numero delle 388 attività ricettive (a fronte di un incremento nazionale del 4,1 per cento) mentre cresce il suo indotto specie nel settore food: +5,6 per cento in città il volume delle attività collegate a bar, enoteche e birrerie, +12,5 per cento le rivendite di carni lavorate, +11,1 per cento i negozi di ortofrutta, +2,7 per cento i ristoranti.

Cresce poco oltre la media nazionale il fenomeno delle sigarette elettroniche (+27,3 per cento) e vola l’e-commerce, che in città segna un +36,4 per cento.

«L’assenza di alternative spinge sempre più giovani a sperimentare l’autoimpresa nei settori più innovativi – spiegano il presidente provinciale di Confesercenti Domenico Venditti ed il direttore Carlo Rossi – e per questa ragione l’indotto del turismo si dimostra sempre di più come una opportunità da cogliere senza tentennamenti.

I dati della provincia sono più negativi della città, che ha già pagato il suo prezzo alla crisi ed al terremoto: le istituzioni devono ora comprendere che il peso della piccola impresa è destinato a crescere.

Noi – concludono Venditti e Rossi – abbiamo strutturato, nelle nostre sedi di L’Aquila, Avezzano e Sulmona, un team che assieme alle cooperative di garanzia riesce a dare ai piccoli imprenditori ed ai nuovi imprenditori tutte le risposte per la nascita delle attività e soprattutto per salvaguardarle una volta aperta la saracinesca, che è poi il lavoro più duro».

 


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