Comprare la prima casa: le difficoltà nella richiesta di un mutuo

27 Gennaio 2018   09:28  

Acquistare casa per una giovane coppia non è semplice, soprattutto quando i coniugi svolgono lavori precari, o con contratto atipico. Le richieste delle banche infatti riguardano soprattutto la solvibilità di chi accende un mutuo, che non è facile da dimostrare quando non si ha uno stipendio fisso, magari anche di una certa importanza.

Alla ricerca del mutuo migliore
Il primo passo nella ricerca della prima casa riguarda essenzialmente la valutazione della possibilità di accendere un mutuo. Per farlo infatti servono specifiche garanzie, più o meno identiche per qualsiasi banca o finanziaria operante in Italia. Un tempo l’apertura di un mutuo ipotecario consentiva anche a chi non presentava entrate fisse la possibilità di accendere un mutuo senza troppi problemi, le cose però sono decisamente cambiate, come possiamo verificare su questa Infografica: MutuiPerLaCasa

Per avere la certezza che la banca ci garantisca la possibilità di accendere un muto è necessario  quindi presentare delle chiare documentazioni di reddito, riguardanti ad esempio uno stipendio da lavoro a tempo determinato, o anche la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, nel caso di lavoratori autonomi. Di fondamentale importanza è anche non essere presenti nel Registro dei Cattivi Pagatori, l’elenco in cui sono inseriti tutti coloro che, nel corso dei 10 anni precedenti, non hanno saldato delle rate di un precedente finanziamento o hanno pagato con assegni scoperti. Le condizioni per l’accensione del mutuo a tasso agevolato riguardano solo la prima casa della famiglia, che quindi non deve possedere un altro immobile nel medesimo Comune in cui intende risiedere. Possono richiedere un mutuo di questo genere i cittadini italiani, o anche coloro che sono residenti in Italia da almeno 1 anno. 


Le condizioni del mutuo
Dopo aver valutato, insieme con un impiegato della banca, la fattibilità del muto, è importante anche scegliere tra le offerte proposte. Non tutti i mutui sono uguali, differiscono essenzialmente per durata, tipo di interesse, ammontare degli stessi. In media in Italia si richiedono mutui con un piano di ammortamento della durata minima di 20 anni, ma è possibile prolungare questo periodo fino a raddoppiarlo. Sono poi disponibili mutui a tasso fisso o variabile; nel primo caso gli interessi sono i medesimi per tutto il periodo di ammortamento, cosa che porta gli stessi ad essere leggermente più elevati. Il tasso variabile invece viene modificato nel tempo, seguendo il costo del denaro e i tassi stabiliti dalla Banca Centrale europea. Questo consente di ottenere tassi inferiori inizialmente, che però possono fluttuare ampiamente nel corso degli anni. Alcune banche propongono anche i cosiddetti mutui a tasso misto, per i quali è possibile rinegoziare il tipo di tasso di interesse applicato a scadenze regolari.

Altre proposte
Attraverso un sito che ci descrive tutte le offerte disponibili oggi in  Italia è facile anche trovare delle proposte particolari, che possono risultare decisamente allettanti. Ci sono infatti banche che offrono la possibilità di saltare una rata, o di modificare l’ammontare delle rate nel momento in cui in famiglia ci fossero ei cambiamenti, ad esempio un lavoro maggiormente remunerativo. Visto che il periodo di ammortamento si protrae a lungo nel tempo, forse è il caso di considerare anche questo tipo di proposte.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore