Concorsone, i 300 assunti oggi firmano i contratti a tempo indeterminato

Già in arrivo le diffide dei plurivincitori

27 Marzo 2013   10:07  

Sono in questo momento alla firma dei contratti i 300 assunti del Concorsone per la ricostruzione dell'Aquial e il cratere.

Dalle 9.30 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila (in Viale Nizza, 14), si firmano per un posto a tempo indeterminato, affinché la ricsotruzione si invece a tempo determinato.

I 300 assunti hanno superato la selezione pubblica per la quale erano arrivate 17 mila di domande.

Subito dopo la dichirazione dei vincitori sono iniziate nuove polemiche.

Prima fra tutte quella dei plurivincitori, che dovendo scegliere un solo profilo, lasciano scoperti diversi posti messi a bando, che andranno agli idonei che però non sono stati convocati per oggi.

Questo problema tocca però tutti anche gli idonei risultati vincitori che hanno dovuto già scegliere la sede di destinazione, non potendo esprimere la stessa opzione per le sedi che resteranno vacanti.

E già sembra sia partito un ricorso di una delle vincitrici che ha inviato tramite i suoi legali, una diffida all’organismo che ha gestito il concorso per una “palese violazione dei suoi diritti”.

I 300 verranno così ripartiti: 128 al Comune dell'Aquila, 72 agli Uffici comprensoriali delle otto aree omogenee in cui è diviso il "cratere", 25 ciascuno ai due Uffici speciali (uno per L'Aquila, retto da Paolo Aielli, e uno del "cratere", guidato da Paolo Esposito), e gli altri tra Regione e province.

Ci sono poi i 50 che saranno assunti a tempo determinato (tre anni), con il cosiddetto "concorsino",  ripartiti in pari numero tra i due Uffici speciali. I partecipanti a questa selezione devono ancora sostenere l'ultimo colloquio, che si terrà la settimana prossima.

Poi ci sono i 23 consulenti che andranno a far parte dell’Ufficio aquilano, una selezione con un bando per professionisti i cui compensi lordi supereranno complessivamente 1,1 milioni di euro.

Ma l'orizzonte non è limpido, sul concorsone pendono anche i ricorsi presentati al Tribunale amministrativo del Lazio dagli ex precari del Comune dell'Aquila (una sessantina) che hanno lamentato illegittimità nelle procedure. Il Tar deve ancora esprimersi nel merito.


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