Concorsone, i precari con l'acqua alla gola. Celotto: "La prossima settimana il bando"

Presentato l'ufficio territoriale di Fossa

05 Settembre 2012   13:29  

L’uscita dalla gestione commissariale passerà la ricostruzione dell’Aquila e del cratere agli enti locali, anche attraverso gli istituendi uffici speciali territoriali. Uno per L’Aquila, l’altro per i paesi del cratere e stamane la presentazione di quest’ultimo che avrà sede a Fossa in un edificio donato dal Friuli Venezia Giulia e dalla Provincia di Udine, al costo di 426mila euro.  I lavori appena assegnati dovranno concludersi in 90 giorni. 

La nascita della struttura è stata illustrata oggi in una conferenza stampa alla presenza del governatore Gianni Chiodi e del Capo di Gabinetto del ministro Fabrizio Barca, Alfonso Celotto ed è stata l’occasione per tornare a parlare di concorsone.

E i precari della ricostruzione erano presenti in conferenza stampa, la sala si è in breve riempita dei rappresentanti di quei 600 che temono per le loro sorti. Il concorso, che sarà bandito martedì 11 settembre, porterà all’assunzione a tempo indeterminato di 300 persone che saranno dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, 150 i posti riservati a chi ha già lavorato sulla ricostruzione a L’Aquila. Ma i precari spingono “Non c’è stata concertazione politica, meglio tornare a riflettere su un concorso che verrà impuganto e bloccherà la ricostruzione.” Chiodi ha ribadito la validità del lavoro dei precari e la necessità di valorizzare le loro consocenze, mettendo nelle prove preselettive domande già riguardanti la ricostruzione. “Si è detto che eravamo già pochi – fanno presente i precari – e invece saranno assunte solo 300 persone.” 

Ma è Celotto a chiarire: “In tempi come questi 300 persone assunte a tempo indeterminato è un miracolo.”

E gli spiragli sono ridotti a zero, il bando uscirà fuori dalla indicazioni dei sindaci e sulla base delle necessità espresse dalla legge Barca che istituisce anche gli uffici territoriali. Tonare ad un iter parlamentare e modificare la legge è fuori tempo massimo. E i contratti sono in scadenza al 31 dicembre.

Ma i precari non mollano e oggi pomeriggio faranno un sit in di protesta.

Nell'intervista:
Alfonso Celotto, ufficio gabinetto Ministro Fabrizio Barca

di Barbara Bologna

 

 


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