Concorsone: le rassicurazioni del Formez

14 Novembre 2012   12:56  

"Alle affermazioni rese in sede di conferenza stampa dal dott. Giuliante, Assessore regionale dell'Abruzzo, lo scorso 8 novembre, ed alle ulteriori questioni poste alla stampa, si ritiene di dover far seguire alcune precisazioni, rassicurando che il Concorso Ripam-Abruzzo viene svolto in termini di stretta legalita' e trasparenza e ritenendo che le parziali e confuse informazioni diffuse siano opera di alcuni che perseguono soltanto interessi particolari e non generali, e che pertanto, ai sensi dell'Articolo 98 della Costituzione, dovrebbero essere ritenuti irricevibili".

Ad intervenire con una lunga lettera sull'argomento "concorsone" e' il direttore generale del Formez, Marco Villani. "Con il progetto Ripam il Formez, strumento operativo di cui si avvale sin dall'inizio la Commissione Riqualificazione Pubblica Amministrazione istituita con decreto interministeriale del 25 luglio 1994 - rileva il direttore - ha introdotto rilevanti novita' nel settore del reclutamento del personale pubblico, secondo i principi della celerita', economicita' e trasparenza. Nel tempo, il massiccio ricorso alle nuove tecnologie ha favorito un drastico abbattimento dei tempi e dei costi (anche dell'80%), nonche' la totale trasparenza delle procedure, tanto da rendere visibili ai candidati tutte le fasi sensibili del procedimento.

Quanto alla questione delle banche dati dei quesiti, in particolare di quelli attitudinali, premesso che nessuna responsabilita' e' imputabile ai dirigenti dell'Istituto e tantomeno al Presidente del Formez, in quanto la procedura che il Formez attua e' decisa e validata dalla Commissione Interministeriale, va evidenziato quanto segue: i test attitudinali sono finalizzati a valutare le capacita' di base (ossia attitudini e potenzialita' intellettive) ritenute necessarie per l'apprendimento e per il raggiungimento di un rendimento ottimale nello svolgere un determinato compito o attivita' lavorativa, nel rispetto delle disposizioni del DPR 487/94. I test Formez, di diverse tipologie dell'area verbale e numerica, misurano le attitudini all'apprendimento, secondo un processo e una "misurazione" che non possono essere alterati da fattori quali il tempo e la soglia mnemonica, a meno che non si forniscano ai candidati pochi quesiti e tempi lunghi per la memorizzazione.

Il Formez - precisa Villani - da anni utilizza una banca dati di test attitudinali, curandone l'aggiornamento e la revisione (un patrimonio che nel tempo ha espresso circa 50.000 test di tutte le tipologie) insieme alle relative istruzioni e ad un ridotto numero di test di autovalutazione on-line. Da questa banca dati generale, di volta in volta, vengono estratte aggiornate e pubblicate le banche dati relative a singoli concorsi, sempre molto ponderose (migliaia di test), le cui griglie di correzione sono messe in rete in un secondo momento rispetto alla pubblicazione, per scoraggiare processi di puro apprendimento mnemonico che non favoriscono la preparazione dei candidati; per ulteriore cautela, che favorisca una analisi del quesito e non una memorizzazione della risposta, la procedura prevede la stampa per il giorno della prova di una versione diversa della stessa banca dati, cioe' con quesiti e risposte "rimescolati" rispetto all'ordine di pubblicazione.

La partecipazione a precedenti concorsi o a selezioni per iscrizione ad albi professionali, cosi' come aver svolto attivita' attinenti i temi concorsuali appartiene al bagaglio di conoscenze individuali che ognuno si e' liberamente formato e che, chiaramente, lo accompagnera' nel momento delle prove senza costituire un vantaggio specifico ne' tantomeno un vantaggio delle condizioni di parita'.

La pubblicazione delle "griglie" - spiega il vertice Formez - offre ai candidati sia la garanzia della ufficialita' delle risposte esatte, sia la possibilita' di verificare la eventuale e "fisiologica" presenza di refusi o inesattezze conseguenti allo jus superveniens, che in genere non superano (in tutti i concorsi pubblici) l'1% dei quesiti (salvo recenti clamorosi casi che non riguardano banche dati del Formez); quesiti errati che comunque e' possibile fino all'ultimo istante segnalare alla Commissione che li esclude dall'estrazione il giorno della prova.

Ad oggi un medio utilizzatore di internet puo', quindi, consultare tutti questi test, e tutti quelli precedenti senza che cio' rappresenti "fuga di notizie", ma opportunita' di aggiornamento e formazione. Il Formez, peraltro, aggiorna periodicamente i test della sua banca dati in ragione della costante evoluzione normativa, e per ciascun concorso, a seconda delle sue peculiarita', ne elabora di specifici (oltre mille nel concorso dell'Abruzzo solo per la fase selettiva).

Sempre sul sito Formez, da anni vengono pubblicati i risultati delle prove (anche con dati statistici e l'item analysis) dai quali risulta evidente che la curva di distribuzione delle risposte e' sempre omogenea (sul modello di una curva di Gauss), con pochissimi candidati che raggiungono il punteggio massimo, dimostrazione scientifica che lo "strumento" misura e seleziona i migliori. La banca dati pubblicata il giorno 26 ottobre u.s. sul sito Formez contiene, inoltre, un migliaio circa di quesiti specifici previsti, come spesso accade, per i particolari fabbisogni professionali individuati dal bando di concorso.

L'accusa fatta al Formez - osserva Villani - e' sostanzialmente di troppa trasparenza e gratuita', poiche' tutti possono accedere liberamente sia alla suddetta banca dati generale sia alle singole banche dati relative ai vari procedimenti. Una costante di tutti i concorsi gestiti dal Formez negli anni e' rappresentata (come abbiamo potuto verificare dalla rassegna stampa) dagli attacchi ricevuti, anche da amministratori locali, sulla imparzialita' e trasparenza delle procedure; attacchi che poi puntualmente si rivelano del tutto sterili una volta positivamente concluse le attivita' selettive. Ultimamente la 3ª Sez. del TAR LAZIO ha rigettato le innumerevoli motivazioni dei ricorsi relativi al concorso MIUR (quesiti errati, tempi di esecuzione delle prove, procedura e pubblicazione non imparziale ecc.) condannando i ricorrenti al pagamento di spese per 50.000 euro.

Entrando nel merito delle dichiarazioni rese, l'8 novembre, si rileva innanzi tutto che la presunta inopportunita' che candidati ex dipendenti del Formez gia' impiegati nella ricostruzione, siano "valutati" dallo stesso organismo gia' datore di lavoro, e' smentita dal dettato del comma 7 dell'art. 67-ter del D.L. 83/2012 convertito dalla legge 7 agosto 2012 n. 134, in base al quale la Commissione giudicatrice, per ogni concorso, sara' designata dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

A norma di tale disposizione, "le procedure concorsuali sono bandite e gestite dalla Commissione per l'attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni di cui al decreto interministeriale 25 luglio 1994, su delega delle amministrazioni interessate", per conto della quale il Formez esercita funzioni di assistenza e consulenza tecnico-scientifiche, essendo gli elaborati dei candidati, sia per le prove preselettive sia per quelle selettive scritte, acquisiti e valutati meccanicamente tramite lettore ottico per l'attribuzione dei punteggi.

Tutto cio', secondo procedure aperte e di totale trasparenza che prevedono, ad esempio, la presenza degli stessi candidati nel momento dell'estrazione pubblica dei quesiti e della loro correzione, con la possibilita' di accedere agli atti on-line mediante apposita password. Quello che e' stato mostrato e impropriamente definito "librone" durante la conferenza stampa, altro non era che una serie di fogli, inopportunamente stampati dalla rete, che nulla hanno a che vedere con il volume rilegato e cellophanato di cui verranno dotati i candidati all'atto dell'inizio della prova d'esame.

Tale volume, che conterra' tutta la banca dati pubblicata per il concorso sul sito Formez il giorno 26 ottobre con un ordine dei quesiti e delle risposte chiaramente differente come prevede la procedura, non e' stato ad oggi ancora stampato. Per quanto riguarda infine le domande sul terremoto - spiega Villani - esse non sono state certo formulate, come si sarebbe insinuato da parte di qualcuno, stando sempre alle dichiarazioni rese nella conferenza stampa, per dare "un aiuto ai precari dell'Aquila", (per i quali e' comunque prevista una riserva del 50% dei posti, percentuale che e' la massima attuabile per concorsi pubblici) bensi' per verificare, in ottemperanza all'art. 6 del bando di concorso, le competenze specifiche dei candidati in materia, trattandosi di procedura selettiva prevista dal D.L. 83/2012 al fine di "fronteggiare la ricostruzione conseguente agli eventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009".

Con questa nota, l'istituto che ho l'onore di dirigere - conclude il direttore generale - ritiene di aver fornito ogni chiarimento e soddisfatto ogni legittimo quesito ad oggi postoci specialmente dai rappresentanti della politica locali e, conclusasi anche la fase della polemica, comunica che d'ora in avanti, per non turbare la preparazione dei candidati, si concentrera' esclusivamente sulle risposte da dare ai concorrenti attraverso i canali appositi e proseguira' i propri sforzi per l'esatta realizzazione delle seguenti fasi del concorso.


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