Concorsone: segretari rilevano vizi e non firmano i contratti, assunzioni a rischio

18 Marzo 2013   09:55  

Firmeranno l'assunzione il 25 o il 27 marzo, almeno è così che si prevede. I 300 assunti a tempo indeterminato tramite Concorsone, sono attesissimi in città, ma sull'inzio del loro lavoro pende una spada di Damocle.

Gli assunti sono destinati agli Uffici speciali della ricostruzione per L'Aquila e per gli altri 56 comuni (50 dipendenti ognuno, di cui i 25 a tempo determinato del "concorsino"), Comune dell'Aquila (128), uffici territoriali (72), Regione e province (50).

E la spada pende anche sulle sorti della ricostruzione. Di fatto, ciò che accade è il verificarsi di un vizio di forma, che rischia di rallentare pesantemente le manovre, se non pregiudicarle in toto.

I segretari comunali, incaricati di assumere il personale, avrebbero riscontrato sospetti vizi nelle procedure seguite nell'espletamento delle prove e mettono in forse la loro firma sui contratti.

Di qui l'invio, da parte di un folto numero di loro, di una nota al ministero della Funzione pubblica per chiedere un parere che li metta anche al riparo da possibili accuse di danno erariali dalla Corte dei conti.

Il problema da evitare a tutti i costi, è il verificarsi di situazioni che potrebbero essere prese a riferimento nel momento di eventuali ricorsi contro le procedure del concorsone, presentati, da precari che chiedono l’annullamento, dovessero andare a buon fine nell’esame di merito.

Uno degli aspetti centrali dei vizi riscontrati dai segretari, riguardano l'assenza di una procedura preventiva di mobilità, obbligatoria per legge per questo genere di concorsi, motivata dal governo con l’assoluta urgenza.

Anche il vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, in passato, aveva manifestato i propri dubbi, sottolineando che "disattendere i vincoli di legge potrebbe esporre il Comune dell’Aquila e i Comuni del cratere alla caducabilità degli atti posti in essere".

Un rilievo a cui ministro Barca non diede replica.

I segretari comunali non entrano in scena solo ora, già nei mesi scorsi un gruppo nutrito aveva formalizzato i propri dubbi con una nota inviata al ministero della Funzione pubblica in ordine soprattutto al mancato espletamento della mobilità e allo sforamento del patto di stabilità, che potrebbero rendere vano tutto il lavoro messo in piedi dalla complessa macchina del "concorsone".

Per ora tra i segretari nessuno rilascia dichiarazioni ufficiali.

 

foto di repertorio


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