Confcommercio Chieti: appello a sindaci, agevolare PMI su TARES

21 Gennaio 2013   10:37  

Nuovi regolamenti con agevolazioni sostanziali per le piccole e medie imprese del territorio riguardo al pagamento della Tassa rifiuti e servizi (Tares), la nuova imposta che dal 1 gennaio ha sostituito la vecchia tassa sulla nettezza urbana (Tarsu).

E' quanto chiede Confcommercio Chieti ai sindaci dei Comuni di Chieti e provincia attraverso una lettera firmata da Angelo Allegrino, presidente provinciale dell'associazione di categoria.

"Il passaggio a questo nuovo tributo comportera' per le imprese commerciali e turistiche rappresentate un aumento spropositato delle tariffe sui rifiuti- scrive Allegrino nella lettera diffusa con un comunicato stampa - che saranno calcolate sulla base di parametri di legge i cui coefficienti potenziali di produzione, forniti per calcolare la parte variabile della tariffa da attribuire alle categorie di utenza non domestica, hanno gia' marcatamente evidenziato il loro totale scollamento dalla reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche".

Confcommercio parla di un vero e proprio salasso in arrivo per le imprese locali calcolato, a livello nazionale, in un aumento medio dell'imposta sui rifiuti pari alla cifra record del 290% che cresce fino al 400% per settori come la ristorazione e l'ortofrutta, secondo lo studio effettuato dalla Confcommercio.

"Pescherie, negozi di fiori o pizzerie al taglio con un locale di 100 metri quadrati andranno a pagare circa 3 mila euro a fronte dei 400 euro pagati nel 2012 mentre discoteche di 200 metri quadrati passeranno da 558 euro ad oltre 4 mila euro", spiega Allegrino nella lettera. "Siamo veramente preoccupati per l'introduzione della Tares che rischia di dare un colpo mortale alle imprese.

Un ristorante, ad esempio, andrebbe a pagare quattro volte in piu' di quanto adesso paga con la Tarsu. Non ci stancheremo mai di ricordare che gia' adesso i commercianti- sottolinea Allegrino - debbono ricorre a prestiti per pagare le tasse e figuriamoci cosa potra' accadere con un ulteriore inasprimento fiscale.

Chiediamo piu' coraggio soprattutto ai nostri amministratori locali e politiche che favoriscano la ripresa delle piccolissime imprese, vera spina dorsale della nostra economia".


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