Confcommercio, domani avvio saldi, spesa media prevista 100 euro

05 Luglio 2013   10:28  

 Dopo Basilicata, Campania e Molise, dove sono gia' iniziati il 2 luglio, da domani i saldi estivi partiranno anche nelle altre regioni.

Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spendera' in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 229 euro - meno di 100 euro a testa - per un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro.

Le vendite estive rappresentano sempre un momento di richiamo per le famiglie anche se negli ultimi anni la quota destinata a questo tipo di acquisto si e' ridotta costantemente in linea con il calo del reddito disponibile.

 "Siamo consapevoli - sottolinea Renato Borghi, Vice Presidente di Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Italia - delle difficolta' che attraversano le famiglie italiane dal punto di vista del reddito disponibile, pertanto e' prevedibile un leggero calo rispetto all'anno scorso con uno scontrino medio intorno ai 100 euro.
Siamo peraltro fiduciosi che i saldi, che preferisco definire di 'inizio stagione', sapranno incontrare le piu' diversificate esigenze dei consumatori, sia per quantita', qualita' e assortimento dei prodotti invenduti, che per gli sconti che prevediamo possano superare il 40%.
Le vendite in questo periodo, insomma, pur in un contesto difficile, potranno dare effervescenza alle vendite e rappresentare per i consumatori italiani e i turisti stranieri un'occasione per acquistare quei capi d'abbigliamento desiderati nel corso della stagione".
 

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilita' di cambiare il capo dopo che lo si e' acquistato e' generalmente lasciata alla discrezionalita' del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso cio' risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore e' pero' tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 
2. Prova dei capi: non c'e' obbligo. E' rimesso alla discrezionalita' del negoziante. 
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. 
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. 
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.


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