Conferenza Balneabilità, Alessandrini: “Se il miglioramento c’è, è frutto di un lavoro condiviso

29 Aprile 2016   11:09  

Nella mattinata di oggi si è svolta una conferenza stampa per fare il punto sui dati e sulle azioni svolte e messe in campo dall’Amministrazione comunale sul fronte disinquinamento del fiume e balneabilità del mare. Alla conferenza, convocata dal sindaco Marco Alessandrini, hanno preso parte anche il vice sindaco Enzo Del Vecchio, il presidente della Commissione Consiliare Ambiente Fabrizio Perfetto, i rappresentanti di categoria del settore: Cristiano Tomei per Fab-Cna, Mario Troisi per Fiba-Confesercenti, Riccardo Padovano per Sib Confcommercio, Ciro Gorilla per  Asso Balneari; erano inoltre presenti diversi operatori balneari della riviera cittadina.

“Abbiamo voluto questa conferenza per fare chiarezza – così il sindaco Marco Alessandrini - la facciamo per vincere la paura che domina le sorti del mare, rivendicando orgogliosi il fatto che per risolvere i problemi bisogna conoscerli e soprattutto lavorare alla soluzione. Le cause della criticità della balneazione sono legate allo stato pessimo del fiume di cui per oltre 30 anni si è fatta carne da macello, ma il lavoro paga sempre quando viene compiuto. Infatti anche se come in passato iniziamo una stagione con un divieto esteso per 2 dei 10 km della nostra costa, guardiamo con ottimismo al futuro perché, come mai accaduto in passato, abbiamo lavorato e riscontrato un trend positivo nei dati. Un andamento che non è frutto del caso,  né dei “tavoli tecnici” che chi amministrava prima di noi si è limitato a convocare senza avviare nulla: oltre i tavoli tecnici occorrono azioni concrete. Noi abbiamo monitorato tutto l'inverno la qualità delle acque del fiume e del mare; abbiamo avviato azioni di contrasto delle situazioni illegali, cercando e campionando scarichi civili e industriali, eliminandoli; abbiamo avviato interventi anche dove non potevamo agire direttamente e lo abbiamo fatto sensibilizzando tutti i soggetti pubblici e privati ad avere un rapporto corretto e sensibile con il nostro fiume.

Vogliamo ora presentare i primi riscontri di un lavoro serio sul fiume che a Pescara non aveva fatto mai nessuno, anche se oggi tutti parlano e puntano il dito sul mare, contando, forse, sulla mancanza di memoria del prossimo. Siamo convinti che ci sia ancora da fare e si debba continuare in questa direzione: attendiamo che finiscano i lavori sul lato nord del fiume per il Dk15, che oggi raccoglie scarichi sempre andati al mare, ci aspettiamo che entro maggio, come chiesto, finiscano anche sul lato sud, nel frattempo continueremo l'azione di contrasto sugli scarichi non collettabili. Tutto questo ci consente di guardare al campionamento Arta di metà maggio con cauto ottimismo, con la speranza anche di poter avviare al più presto i lavori per lo sfondamento della diga foranea, progetto pronto e finanziato, in variante al Piano Regolatore Portuale, ma fermo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha chiesto un supplemento di analisi tecnica sul fiume, che è in corso. Al fine di dare tutte le informazioni certe sul mare e sulle azioni a difesa dalle nostre acque abbiamo anche dedicato una sezione specifica del sito istituzionale. L’appello a tutti è condividere un percorso che abbia come comune obiettivo il risanamento del fiume e del mare perché l’acqua è elemento vitale della nostra storia e anche della nostra economia”.

“E' opportuno che usciamo dalla paura di questi tempi - aggiunge il vice sindaco Enzo Del Vecchio - e guardiamo con un ottimismo maggiore rispetto ad un settore turistico qual è quello della balneazione, perché le fobie e le paure  non fanno informazione e soprattutto non rendono giustizia a una situazione che evolve in modo positivo. Siamo ottimisti non perché abbiamo una sfera di cristallo, ma perché abbiamo lavorato. Per la prima volta nella storia di Pescara il Comune ha fatto fronte con tutti i soggetti pubblici e privati preposti e siamo arrivati a dei risultati. Partiamo da una condizione, il dato che vede un tratto di costa caratterizzata da acque scarse è un dato storico: anche in passato era così. Sulla base dei dati del 2015 la Regione ci dà tre punti di acque scarse ad oggi, ma siamo convinti che si cambi in meglio perché sono accadute diverse cose.

Abbiamo indagato sulla situazione e siamo intervenuti sul fiume per quello che riguarda il nostro territorio; sul corso che è fuori dal perimetro di Pescara la magistratura intervenuta su due depuratori e anche l’Aca si è mossa. Con il Settore Ambiente del Comune e il Servizio Ambiente della Polizia Municipale abbiamo scandagliato fiume e fossi in lungo e largo in cerca di scarichi e facendo campionamenti suppletivi a quelli già in convenzione e il 26 febbraio uno dei campionamenti ha rilevato uno scarico inquinato che a noi risultava solo di acque bianche all'altezza del Ponte Nuovo (5 milioni di escherichia coli rilevati)che è stato captato e raccolto già dai primi di aprile. Abbiamo continuato, trovando un altro malfunzionamento all'impianto delle Mainarde, sotto l'Enjoy River (quello con 10 milioni di escherichia) causato da una rottura dentro una condotta dell'Aca che è stata riparata entro 18 aprile. Con lo stesso campionamento si è evidenziata un’altra criticità all'altezza del ponte della Libertà (con valore 60.000 per escherichia), ovvero acque nere in una condotta di acque bianche dov’è intervenuta l'ACA rimuovendola. Tre fattori eliminati entro il 18 di aprile, data del primo prelievo della nuova stagione balneare, che hanno dato subito un miglioramento generalizzato su tutto il territorio, anche su via Balilla dove gi enterococchi sono rientrati e l’escherichia è scesa progressivamente.

Questo è quello che abbiamo fatto, ora stiamo ancora lavorando: c’è un altro scarico in via Raiale da rimuovere, quello di Acquaviva (escherichia a valore 5 milioni) su tale scarico con l’Aca si sta lavorando al progetto per captarlo; poi c’è l’attivazione del Dk15 così tutti gli scarichi che vanno al fiume andranno al depuratore, non solo, entro aprile verranno eliminati quattro ulteriori scarichi dalla golena nord, entro maggio ridotti anche gli scarichi alla golena sud con il convogliamento anche dei fossi Bardet 1 e 2 al depuratore; poi ci sarà il potenziamento del depuratore per cui abbiamo già risorse stanziate dalla Regione. A Fosso Vallelunga sono in corso ulteriori analisi, stiamo monitorando anche noi la situazione con la Municipale, pronti ad intervenire. Un’attività straordinaria mai messa in atto che hanno già ridotto e ridurranno ulteriormente il carico di inquinamento che da oltre vent’anni fa di Pescara un brutto capolinea.

In base alla delibera regionale che si basa sui dati 2015 noi oggi abbiamo il 71 per cento delle spiagge balneabili. Con il dato di aprile, successivo alla delibera, quella percentuale è già al 94 per cento di mare balneabile, con una criticità di appena il 6 per cento, in via Balilla, che ha bisogno di due campionamenti consecutivi positivi per essere rimossa. Dunque il nostro turismo balneare ha una prospettiva, perché i fattori negativi si stanno riducendo con l’azione: dove troviamo scarichi e criticità interveniamo. Continueremo a fare le cose anche con il rischio di duplicarle perché è dovuto alla cittadinanza  e perché il fiume possa dare finalmente il suo valore aggiunto all’ambiente e all’economia cittadina senza essere fonte di terrore e paure”.

“Il nostro mare va ad alimentare l'economia del nostro territorio – aggiunge il presidente della Commissione Ambiente Fabrizio Perfetto – Emerge chiaramente il cambio di passo rispetto al passato. Questa Amministrazione è scesa in campo insieme agli organi che hanno fatto i controlli sul posto per fronteggiare l'inquinamento del nostro fiume e porre soluzioni. L'inquinamento del fiume non è solo a Pescara, parte anche a monte e l'intervento da fare è composito, ma l’azione c’è e ognuno ha fatto e sta facendo la sua parte. Come Commissione abbiamo invitato più volte l'Aca a illustrarci per avere dettagli sui lavori e sulla situazione, faremo altre iniziative anche con sopralluoghi sul fiume, questo con l'auspicio che per i prossimi rilievi del 16 maggio ci sia la possibilità di estendere ulteriormente la baneabilità”.

“Come organizzazioni di rappresentanza abbiamo seguito l’evolversi della situazione durante gli incontri avuti con l’Amministrazione comunale – sottolinea il presidente Fab Cna Cristiano Tomei – appoggiamo l’iniziativa chiarificatoria di oggi perché solo il completamento di tutte le opere che riducono gli apporti dal mare ci consentono di avere una situazione migliore. Oggi i dati ci consentono un rapporto fiduciario con turisti e bagnanti, che ci farà arrivare a una fortissima riduzione dei dati inquinanti. Crediamo che il cronoprogramma del Comune ci consentirà di riportare la situazione sui dati normali e che al momento più di questo non si possa fare. L'Amministrazione ha operato e lo ha fatto raccogliendo tutte le nostre istanze”.

 “Questo è un argomento che va trattato in maniera delicata – dice Ciro Gorilla Assobalneari – perché il danno che vive la città si ripercuote anche sui centri vicini. Auspico che il Comune continui le attività di monitoraggio e di investigazione da parte della Guardia Costiera, in modo da essere precisi e puntuali sempre: ne va di mezzo la salute dei cittadini e quella dell'impresa balneare tutta”. 

“Manca un 6 per cento perché tutta la costa sia balneabile – aggiunge Riccardo Padovano Sib Confcommercio  - abbiamo proposto il progetto di barriera galleggiante che è al vaglio del Ministero, ora poniamo anche l’ipotesi di salpare alcune scogliere vicine alla diga per favorire il deflusso del fiume al largo. Ma è necessario che le informazioni arrivino alla gente per quello che sono, senza manipolazioni false, dicendo la verità su dati che sono disponibili

“Non possiamo non essere ottimisti, speriamo con forza che che questo 6 per cento arrivi a zero – dice Mario Troisi della Fiba Confesercenti - gli imprenditori sperano perché il problema non è solo di Pescara, di tutto l'Abruzzo e interessa non è solo la balneazione ma la ristorazione, commercio, tutto l’incoming. Chiediamo un aumento dello sforzo all'Amministrazione per arrivare al 100 per cento della balneabilità”.

 


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