Conferenza Musicale della fondazione Brigata Majella, domenica a Pescara

10 Dicembre 2015   11:43  

 Si chiama "Questo e' il fiore del Partigiano. La memoria della Resistenza nella musica italiana", a cura di Claudio Silingardi e la Banda Libera, la conferenza musicale organizzata dalla Fondazione Brigata Maiella.

L'evento si terra' a Pescara domenica 13 dicembre alle 18.30 presso il cineteatro S. Andrea.

Sia sul piano politico, sia su quello personale e sentimentale, la musica e' uno di fili invisibili che legano gli avvenimenti del passato al futuro. Le canzoni, infatti, hanno la straordinaria capacita' di produrre senso comune, anche storico.

Partendo da questo presupposto - spiega la Fondazione in una nota - lo spettacolo non vuole essere un repertorio di canzoni tradizionali, bensi' un originale viaggio musicale tra memoria, storia e tempo politico italiano, che iniziera' dal canto piu' famoso della Resistenza per raccontare come la canzone d'autore ha ricordato la lotta Partigiana dal 1945 al 2010.

"Per favorire la memoria dei fatti storici, ma anche per creare le condizioni affinche' la Resistenza non sia solo argomento di conoscenza astratta e scolastica, bensi' la radice comune e viva del nostro sentire il presente", afferma il presidente, Nicola Mattoscio, "la Fondazione Brigata Maiella torna a proporre un'iniziativa gratuita, che invita a riflettere sul rapporto tra canzone e impegno sociale".

La conferenza musicale nasce da un lavoro di ricerca sulla popular music nell'Italia del dopoguerra del Direttore dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia, Claudio Silingardi.

Con lui, narratore d'eccezione dello spettacolo, si esibiranno sul palco, artisti di grande esperienza (Marco Dieci, Gigi Cervi, Francesco Coppola, Chris Dennis, Luciano Gaetani).

Il Gruppo, 'La Banda Libera' ripercorrera' in un'ora e quaranta di concerto, le melodie piu' ascoltante dal dopoguerra ad oggi.

Di ispirazione evasiva o di protesta, le musiche faranno riferimento agli scritti di Italo Calvino, Nuto Ravelli ed autori quali Francesco Guccini, i Nomadi, Pierangelo Bertoli.

In effetti, quella relativa alla Resistenza e' forse la pagina piu' densa del rapporto tra canzone italiana e storia nel dopoguerra. 


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