Confindustria Chieti e Pescara su soppressione province: troppo campanilismo

13 Luglio 2012   20:05  

Enrico Marramiero e Paolo Primavera, rispettivamente Presidente di Confindustria Pescara e Confindustria Chieti, ritengono sterile e senza alcun elemento costruttivo il dibattito che in questi giorni si sta sviluppando attorno al tema del taglio delle province ed in particolare, della fusione delle province di Chieti e Pescara.
 
Ormai da anni si parla di una rivisitazione complessiva delle aree amministrative provinciali e la politica locale – forse sottovalutando il fatto che prima o poi si sarebbe arrivato a definire un piano esecutivo del taglio da effettuare – nulla ha messo in campo per programmare una forma ragionata di aggregazione amministrativa in modo da non farsi cogliere impreparati all’appuntamento.
 
In questi giorni, al contrario, si discute sul nome della nuova provincia, su quale delle due province ingloberà l’altra e sull’antitesi storica tra Chieti e Pescara. Temi che nulla apportano al dibattito sulla revisione della spesa pubblica nel nostro Paese.
 
Confindustria Chieti e Confindustria Pescara – proprio nella convinzione che la competitività dei territori si giocherà nelle strategie di aggregazione e di reti che dimostrino il contenimento dei costi e l’efficientamento dei servizi offerti – hanno avviato un progetto concreto di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, logistiche ed organizzative per dimostrare che unirsi non significa perdere le proprie identità, ma al contrario, moltiplicare i livelli di efficienza interna per essere più incisivi sui territori.
 
Ci aspettiamo, per il futuro, un approccio costruttivo della politica per una sana pianificazione dello sviluppo delle province di Chieti e Pescara in sintonia con le proprie vocazioni locali e in logica di piena condivisione delle strategie che ormai da alcuni anni il sistema confindustriale locale ha avviato congiuntamente. Ci riferiamo al Polo Automotive, al Polo di Innovazione ICT ed Energia UNINNOVA, al Polo di Innovazione della Logistica e dei trasporti ed alla pianificazione congiunta di un territorio esteso del chietino-pescarese.
 
Auspichiamo che finisca questa polemica sterile legata al campanilismo che ha portato solo a mancanza di strategie per lo sviluppo dell’area metropolitana Chieti-Pescara danneggiando il territorio e le imprese e ci attendiamo che la politica sappia coinvolgere tutte le parti sociali per definire un progetto di sviluppo della nuova provincia Chieti-Pescara!


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