Confindustria Teramo: il rinnovo delle cariche sociali dell’Associazione per il triennio 2012/2015

07 Febbraio 2013   12:51  

Riceviamo e pubblichiamo il programma di presidenza di Confindustria Teramo per il triennio 2012/2015:

Questa mattina a Teramo è stata convocata la Conferenza Stampa per il rinnovo delle  cariche sociali dell’Associazione per il triennio 2012/2015:  Presidente,  Vice Presidenti, Consiglio Direttivo e Giunta  Esecutiva.  

Sono stati nominati i Vice Presidenti di Confindustria Teramo che sono: 

Ercole Cordivari:   Presidente della Cordivari Srl,  Azienda che opera nel comparto metalmeccanico, in particolare nel settore dei radiatori d’arredamento, contenitori per alimenti, serbatoi e pannelli solari.

L’Azienda è localizzata nella Zona Industriale di Morro d’Oro, con  siti produttivi altre in altre aree, quali  Notaresco e  Castelnuovo Vomano).  

Fabrizio Sorbi: Presidente dalla Proel SpA,  Azienda che opera nel settore della strumentazione e componentistica musicale,  grandi impianti audio-video per il comparto dello  spettacolo,  navi da crociera, ecc.

L’Azienda è localizzata in Sant’Omero,  con siti produttivi e filiali in Europa, America ed Asia.    

Agostino Ballone: Presidente della Baltour SpA, Azienda leader in Italia nel settore dei trasporti su strada. Recentemente  ha rilevato il Gruppo SENA di Siena ed oggi collega quotidianamente città del Nord Italia e Nord Europa con il Centro ed il Sud Italia.

L ‘Azienda è localizzata a Teramo. 

 

Componenti di Giunta,  i Consiglieri:

Cauti Ercole
De Dominicis Antonio
Dell’Orletta  Gianni
Di Carlantonio Luigi 
Di Gialluca Raffaele
Di Giosia Giovanni
Di Sante Marcello
Loddo Salvatore
Zippilli Cesare

  

Il  Programma di Presidenza  del secondo mandato, condiviso  dal Consiglio Direttivo -  si articola nei seguenti punti: 

ATTUAZIONE DEL PROGETTO “CONFINDUSTRIA GRAN SASSO” 

Il Progetto, già presentato alla stampa,  sta andando avanti in maniera spedita, secondo le indicazioni di  Confindustria nazionale.    A breve si passerà alla fase operativa,  con la costituzione unitaria delle Sezioni e, man mano che arriveranno a scadenza le  cariche associative,  queste verranno rinnovate congiuntamente.

L’integrazione totale delle due strutture non avverrà prima di 4/5 anni e comunque le sedi di Confindustria Gran Sasso rimarranno nelle due città di Teramo e L’Aquila.    

Quello che soprattutto  cambierà,  sarà l’aspetto operativo nell’erogazione di servizi e la Governance che verrà rinnovata tenendo conto degli equilibri delle due realtà. 

  

COSTITUZIONE SPORTELLO “INTERNAZIONALIZZAZIONE”

È  un Progetto articolato  che vuole aiutare, soprattutto le piccole e medie imprese meno strutturate a  fare un percorso, magari in forma aggregata, per esportare i prodotti sui mercati internazionali.

Oggi, se le Imprese  mantengono le posizioni, lo si deve proprio al fatto che, gran parte dei prodotti viene esportata all’estero. 

 

APERTURA SPORTELLO SULLA “PROPRIETÀ INDUSTRIALE”

Nel corso di questi anni, abbiamo verificato che moltissime piccole imprese non danno la giusta importanza alla “proprietà industriale”. 

 Siamo convinti che avere un marchio, avere un brevetto, significa dare maggior valore all’Impresa ed al complesso aziendale.  Nelle prossime settimane avvieremo  questo “Sportello sulla proprietà industriale” che vuole rappresentare un sostegno concreto, anche in termini di finanziamenti per sviluppare nuovi Progetti in favore, soprattutto, delle piccole imprese. 

Le Aziende interessate possono rivolgersi agli Uffici di Confindustria Teramo per avere maggiori dettagli e incontrare lo staff di Professionisti, altamente qualificati, che cureranno il Servizio. 

 

RIVISITAZIONE DEL PROTOCOLLO D’INTESA CON LE OO.SS.

Durante  il mio primo mandato,  abbiamo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali e le  altre Associazioni datoriali,  un Protocollo d’Intesa,  denominato  “Il futuro è iniziato … ieri”. 

Quel protocollo,  al di là delle enunciazioni di principio,  non ha sortito gli effetti sperati  in favore delle imprese, anzi, all’inizio anche la politica, non lo ha  ben compreso.   Fortunatamente, poi,  sono arrivati i chiarimenti.  

Con il secondo mandato, voglio  riprendere questo Protocollo ed integrarlo in alcune parti. D’altronde, sono passati alcuni anni e, come avviene in altri campi, bisogna adeguarlo al momento che sta attraversando il nostro Paese.  

Sapete meglio di me che  lo stato dell’economia e dell’industria provinciale è preoccupante.  Abbiamo toccato livelli record di ricorso agli ammortizzatori sociali e credo che – se non si intraprendono azioni concrete – nei prossimi mesi la situazione potrebbe assumere contorni drammatici.

 Tenuto conto di ciò,  bisogna agire subito  su due versanti:

1) attivare ogni utile iniziativa per attrarre nuovi investimenti, nuovi imprenditori che possano investire nella nostra provincia. 

2) offrire, a che vuole investire nella nostra provincia, alcune opportunità che possano creare un clima favorevole.

Proprio su questi punti, bisogna ripartire un Tavolo di confronto con i firmatari del Protocollo  e,  in maniera chiara, dire a tutti, quindi anche a noi stessi,  che occorre rinunciare a qualcosa per favorire un’inversione di tendenza.

Non si tratta di cancellare diritti, ma a fronte di nuovi investimenti, di nuova occupazione,  maggiore competitività delle imprese, maggior  salario, penso sia possibile predisporre un Accordo quadro che possa derogare al contratto collettivo nazionale di lavoro su alcuni punti. 

L’argomento, indubbiamente, merita l’apertura di un Tavolo di confronto, merita il necessario approfondimento, ma io, come Presidente di Confindustria Teramo ho il dovere – soprattutto morale – di percorrere ogni via, pur di tamponare questa emorragia di crisi e chiusure di attività che ha colpito la nostra provincia. 

Non escludo che il Protocollo possa essere anche  condiviso  dal basso della politica, ovvero dai Sindaci che vivono sul territorio.    La loro condivisione è strategica  perché molto possono fare le Amministrazioni, specie sul versante della semplificazione amministrativa. 

CREDITO

Sul credito sono molto netto e chiaro. Anche qui,  ho intenzione di convocare i maggiori Istituti di Credito presenti nella nostra Provincia e con loro condividere un percorso che, in qualche modo, rimetta in moto l’economia provinciale.

Non mi sento di dare delle ricette magiche,  posso dire che gran parte delle industrie provinciali  soffre in questo momento per difficoltà  di accesso al credito. Naturalmente, le situazioni sono variegate, sono diverse l’una dall’altra e non ritengo giusto fare delle critiche   superficiali.  

Oggi le Banche centellinano il  credito e, soprattutto, privilegiano quelle imprese che hanno una capacità restitutoria del credito.  Credo che gli spazi per concedere prestiti a quelle imprese che intendono impiegare il credito per coprire altri buchi nei confronti di altri istituti siano finiti. Nessuna banca affida un’impresa per coprire i debiti   con altre banche . 

Bisogna essere chiari, magari si possono ricercare delle soluzioni concordate , ma dobbiamo sicuramente uscire da una logica, ormai vecchia e superata. 

Ritengo possibile l’apertura di un Tavolo con le Banche per dare  vita ad un Progetto che porti alla costituzione  di  un Fondo  di investimento che acquisisca  quote di capitali di aziende che  si possono salvare. 


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