Consegnate le onorificenze al merito a Pescara

01 Giugno 2012   11:00  

“Eroi di ieri e di oggi, giovani uomini, poco più che adolescenti, che hanno combattuto per la libertà e la democrazia del nostro paese, giovani che ancora oggi prestano servizio in missioni di pace all’estero per garantire la democrazia in luoghi lontani, o anche nelle nostre città per tutelare e vigilare sulla nostra sicurezza, mettendo ogni giorno a repentaglio la propria vita. Sono tutti gli eroi simbolicamente rappresentati da coloro che oggi hanno ricevuto le medaglie d’onore e le onorificenze della Prefettura quale ringraziamento del paese per l’impegno profuso nel nostro vivere civile, uomini e donne che rappresentano l’orgoglio del nostro paese e delle nostre Istituzioni”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che ha preso parte alla cerimonia odierna organizzata in Prefettura per il conferimento delle medaglie. Presenti, oltre al sindaco Albore Mascia e al Prefetto Vincenzo D’Antuono anche il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, l’onorevole Vittoria D’Incecco e l’onorevole Razzi, il Presidente del Consiglio comunale Roberto De Camillis, il Presidente del Consiglio provinciale Giorgio De Luca, i neo-sindaci di Scafa Giancola e di Montesilvano Di Mattia, il sindaco di Penne Rocco D’Alfonso, l’arcivescovo di Pescara-Penne Tommaso Valentinetti, e tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, a partire dal questore Paolo Passamonti, oltre a un pubblico nutrito che ha affollato la Sala Dei Marmi della Provincia.

“Le medaglie d’onore – ha ricordato il Prefetto D’Antuono – rappresentano una sorta di risarcimento morale per le sofferenze patite nell’internamento subito nei lager, le onorificenze al merito della Repubblica italiana sono il ringraziamento per aver profuso impegno ed energie nella vita civile cittadina con risultati d’eccellenza per aver dimostrato grande professionalità nel lavoro. Oggi consegniamo cinque medaglie d’onore quale risarcimento morale per gli orrori provocati dalla guerra, superando la semplice rievocazione storica. E consegniamo le medaglie, tre delle quali alla memoria, a cinque persone che poco più che ventenni vennero strappati alla loro terra e deportati, ed è nostro dovere tramandare il loro ricordo alle nuove generazioni e tributare loro il giusto onore, uomini e donne che hanno fatto della loro vita il baluardo a difesa della democrazia. Le onorificenze al merito sono destinate a coloro che con il proprio operato hanno contribuito a migliorare la storia della nostra bella Italia, del nostro paese, onorificenze che vogliono celebrare il significato e il valore di quanti hanno sofferto per la follia della guerra, a chi si è distinto, anche senza fare cose eccezionali, ma facendo solo il proprio dovere. L’Italia deve molto a queste persone, specie nel periodo che viviamo, anni di recessione economica, quando la nostra tranquillità è stata profondamente turbata prima dal vile attentato alla scuola di Brindisi, dove ha perso la vita la giovane Melissa Bassi, poi dai drammatici eventi sismici. L’Italia ha bisogno di tutti noi, ha bisogno degli uomini delle Istituzioni, ma anche di chi, attraverso il proprio lavoro o nella famiglia, dia il proprio contributo alla vita del paese”. Subito dopo è iniziata la consegna dei riconoscimenti. Le Onorificenze al merito della Repubblica italiana sono state assegnate a due reduci ancora in vita, Aroldo D’Intino e Domenico Musa, e poi le famiglie hanno ritirato le medaglie assegnate a Ugo Ballone, Ettore Croce e Antonio Marsano. Onorificenza di Commendatore a Guido Conti, ex Comandante del Corpo Forestale dello Stato a Pescara, ora in servizio in Umbria; hanno ricevuto l’onorificenza di Ufficiale Domenico Di Benedetto, Antonio Falcone e Carmine Farina; onorificenza di Cavaliere a Patrizio De Laurentiis, Ermanno De Pompeis, Enrico De Simone, Claide Di Silvestro, Luciano Ferri, Salvatore Minervino e Carlo Viola.

 


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