Consiglio comunale Pescara, Sospiri, è assurdo pensare di trasferire mercato etnico dentro tunnel

26 Novembre 2015   13:29  

Pensare di traslocare il mercatino degli extracomunitari dentro il tunnel della stazione ferroviaria è semplicemente assurdo e inconcepibile, tanto quanto ipotizzare il suo trasferimento in via De Gasperi, di fronte a decine di case e attività commerciali.

La nuova localizzazione è una scelta scellerata che viola qualunque norma in materia di sicurezza, ancor più grave oggi, quando tutta l’Europa è sotto la minaccia di attacchi terroristici e senza dubbio la stazione ferroviaria centrale rappresenta un obiettivo sensibile.

Quel mercatino è abusivo e va semplicemente smantellato, esattamente come previsto nell’ordinanza firmata lo scorso agosto dal sindaco Alessandrini.

A questo punto, nella seduta straordinaria del Consiglio comunale, convocata per oggi, chiediamo al sindaco Alessandrini di produrre seduta stante copia del parere ufficiale delle Ferrovie in merito al trasferimento delle bancarelle sotto i binari della stazione, pure con l’installazione dei cancelli in modo che solo gli extracomunitari potranno decidere chi, come e quando far entrare all’interno del mercato dove, non lo dimentichiamo, oggi si vende anche merce irregolare.

Vogliamo che le Ferrovie si assumano la responsabilità di certificare il rispetto delle garanzie di sicurezza per la città, oltre che gli oneri dell’allestimento dell’area dedicata, circa 100mila euro preventivati, perché se è vero che il Comune detiene la gestione dei sottopassi carrabili, è vero che quello spazio è chiuso a qualunque accesso, pedonale e carrabile, e quindi la sua gestione ricade sulle casse di Ferrovie e non dei pescaresi”.

A dirlo è il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alla seduta straordinaria del Consiglio comunale, convocata per oggi per dibattere del trasferimento del mercatino degli extracomunitari.

“Forza Italia ha una certezza - ha commentato il Capogruppo Sospiri -: il mercatino abusivo degli extracomunitari non può restare sotto la massicciata della ferrovia, anzi non sarebbe mai dovuto essere spostato in quella posizione.

Innanzitutto per ragioni di sicurezza, visto che il mercatino è posizionato esattamente sotto il binario 1.

Poi per una questione di legalità: non ci sono autorizzazioni, non ci sono contratti, la maggior parte degli ambulanti presenti non ha neanche la licenza per vendere, non emette fatturazione, non paga le tasse.

A più riprese, poi, è stata segnalata la presenza di merce contraffatta su quelle bancarelle posticce e improvvisate, imponendo blitz congiunti della Polizia municipale e della Guardia di Finanza, con relativi sequestri.

Per non parlare dell’assenza delle più elementari norme di sicurezza, con i fili elettrici volanti che, attaccati a non si sa bene a quale contatore, passano da una bancarella all’altra, senza alcuna protezione contro i fenomeni atmosferici.

E tutto questo senza dimenticare che comunque quella distesa di stand e merce, posizionata su lenzuola rimediate, non è affatto uno spettacolo dignitoso per la città che si definisce europea.

Con la passata amministrazione di centro-destra, abbiamo più volte aperto il discorso per concretizzare la rimozione di quel mercato abusivo, dunque un provvedimento teso a ripristinare il rispetto della legge e delle regole, che devono essere valide per tutti, italiani e stranieri.

Ma ogni volta ci siamo scontrati con le accuse di razzismo da parte di molti consiglieri comunali di centro-sinistra, e con la ferma contrarietà di alcune sigle sindacali cittadine.

Poi il primo agosto scorso è arrivata l’ordinanza di rimozione di tutto il mercato del sindaco Alessandrini che però, dopo quattro giorni di caos totale, ha visto la sua ordinanza letteralmente demolita, ridotta a carta straccia dai suoi partiti di maggioranza, che, in teoria, avrebbero dovuto appoggiare la sua azione di governo.

È stata sufficiente una riunione convocata dal Presidente D’Alfonso che ha completamente soppiantato e scalzato il sindaco Alessandrini, assumendone, evidentemente, i poteri decisionali, ed è stato annullato il blitz per la rimozione delle bancarelle abusive; Alessandrini diceva che l’ordinanza di sgombero non si poteva sospendere, e il presidente D’Alfonso invece, smentendolo in maniera clamorosa e ‘commissariando’ il sindaco, l’ha fermata, annullando ogni decisione assunta dal primo cittadino.

Nel frattempo l’ingegnosa macchina comunale si è messa in moto e la montagna ha partorito due topolini: prima ha pensato di trasferire il mercato abusivo e dargli un’area anche più bella, in via De Gasperi, peccato che sia di fronte alle abitazioni e alla sede della Curia.

Ora, dinanzi alla protesta di cittadini e commercianti, l’ultima sciocchezza partorita dal sindaco Alessandrini: trasferire il mercatino, con almeno 100 commercianti e relative bancarelle, nel tunnel dismesso, e oggi murato, della stazione ferroviaria, dunque posizionare quel mercatino, sino a oggi abusivo, dandogli un riconoscimento ufficiale, non a ridosso dei binari all’aperto, ma addirittura sotto i binari, in barba e spregio del rispetto di qualunque elementare norma di sicurezza e di tutela dei cittadini, specie nel periodo buio che stiamo vivendo che impone, piuttosto, un raddoppio delle misure di cautela e prevenzione a ridosso dei ‘siti sensibili’.

Non solo: ma il Comune vorrebbe anche spendere 100mila euro di soldi pubblici per attrezzare quello spazio che comunque è proprietà delle Ferrovie. È evidente che ci opporremo in ogni modo a tali procedure sconsiderate, fuori da ogni logica.

Ma in via prioritaria chiediamo oggi al sindaco Alessandrini di produrre in Consiglio comunale, copia del parere formale, dunque scritto e non verbale, espresso dalle Ferrovie su tale ipotesi di trasferimento, Ferrovie che sino a ieri erano contrarie anche alla presenza dei clochard a ridosso della stazione ferroviari, puntualmente sgomberati.

Pretendiamo che siano le Ferrovie a garantire le misure di tutela per la città, dunque ad accollarsi gli oneri della sorveglianza dello spazio, del suo allestimento interno, essendone proprietari, e a certificare che quel mercatino, sotto i binari della stazione, non rappresenterà un pericolo per l’incolumità dei cittadini”.

 

 


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