Consiglio regionale su sanità, centrodestra critico su assenza Presidente D'Alfonso

20 Luglio 2016   19:56  

 "In occasione di una seduta cosi' importante per la nostra regione e' assolutamente vergognosa l'assenza del presidente D'Alfonso. Vogliamo ricordare che il Consiglio e' stato convocato secondo le indicazioni del presidente della giunta, nonche' presidente ad acta della sanita' ma oggi ha preferito non confrontarsi su ospedali chiusi e declassati.

Il suo comportamento e' sfrontato, maleducato e presuntuoso. E' una cosa inaccettabile e mai successa prima: il presidente Chiodi non si era mai sottratto a un Consiglio regionale seppur i toni a volte fossero duri e infuocati".

E' quanto dichiarano in una nota i consiglieri regionali di centrodestra, Forza Italia, Abruzzo Futuro e Ncd, che nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale, avente per oggetto il Decreto n.55/2016 del Commissario ad Acta sul Piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016 - 2018, hanno presentato un documento "contro i tagli senza senso del centrosinistra che di fatto determinano una vera e propria macelleria sociale. E che ci siano problemi in maggioranza lo si denota dall'assenza del Presidente della V Commissione Sanita', Mario Olivieri, non un consigliere qualunque della maggioranza e sottolineato dal documento della maggioranza sottoscritto da soli 11 consiglieri".

Con il documento, si impegna il Consiglio Regionale, il presidente della Giunta regionale, nonche' Commissario ad Acta per l'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario: "a ritirare il Decreto n. 55 del 10 giugno 2016 recante 'Piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016 - 2018'; a far conoscere all'Assise regionale la definitiva articolazione della rete ospedaliera abruzzese;a spiegare le ragioni reali che hanno indotto a compiere scelte che penalizzeranno inevitabilmente il sistema sanitario abruzzese; a dettagliare il 'modello di collaborazione pubblico-privato in cui sia definito il contributo in termini di volumi e tipologia di prestazioni' di cui alla pagina 24 del documento". Pur comprendendo la necessita' di una riorganizzazione piu' efficiente e di qualita' della rete ospedaliera - spiegano i consiglieri del centrodestra - non si possono condividere le scelte operate dal Commissario D'Alfonso sia sul piano del metodo sia del merito. Sarebbe stato necessario un confronto serio e costruttivo non solo all'interno della stessa maggioranza di Governo ma tra la maggioranza e le forze di opposizione e tra la maggioranza e i rappresentanti dei territori.

Un confronto serio sul tema pero' non si e' mai avuto. L'azione fino ad ora intrapresa da parte del Commissario ad Acta - prosegue il centrodestra - ha portato alla chiusura dei punti nascita, al declassamento di alcuni ospedali, a presidi ridotti a Punti di Primo Soccorso, ovvero postazioni medicalizzate del 118, al depotenziamento delle strutture delle aree interne, alla chiusura di molte guardie mediche e al sovraffollamento delle strutture esistenti. Leggendo il Piano - osservano infine i consiglieri - appare evidente che alcuni territori ne usciranno depauperati nell'offerta sanitaria e soprattutto si andranno a perdere grandi eccellenze che non faranno altro che alimentare una sempre piu' consistente mobilita' passiva". 


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