Controlli a tappeto dei CC in riviera: guerra a droga, Binge Drinking e lavoro in nero

27 Agosto 2015   15:23  

Giorni di intensi controlli da parte dei Carabinieri di Pescara che, attraverso le varie componenti, hanno intensificato i controlli sui locali della riviera. La task force, che ha operato in più giorni, composta dai militari del NAS e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), insieme a quelli delle Stazioni e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, ha passato al setaccio una serie di attività commerciali della costa, allo scopo di combattere una serie di fenomeni che tanto allarme stanno destando in questo periodo.

I militari del Nucleo Antisofisticazioni, oltre alle normali verifiche sulle condizioni igienico-sanitarie delle attività ristorative, hanno posto la loro lente d’ingrandimento sulla somministrazioni e vendita di alcolici a minori e/o oltre l’orario previsto. Il c.d. Binge Drinking è infatti largamente diffuso anche sulla costa abruzzese e viene praticato da giovani e giovanissimi sia a notte fonda che durante gli happy hours a inizio serata. Settemila euro il conto complessivamente presentato a tre attività per le violazioni accertate dai Carabinieri.

Il contrasto al lavoro in nero, particolarmente diffuso nelle campagne durante la stagione dei raccolti così come nelle riviere durante il periodo estivo, è stato invece stato l’obbiettivo delle verifiche condotte dai militari del NIL, che durante la verifica ad uno stabilimento hanno trovato un lavorato che prestava la propria attività completamente in nero. Irregolarità sono invece emerse in altri accertamenti condotti che hanno portato alla verifica complessiva di oltre 50 posizioni lavorative che hanno portato all’irrogazione di sanzioni pecuniarie per oltre diecimila euro.

Anche il contrasto alla droga non poteva certo mancare, così è finito in manette un 35enne senegalese sorpreso a cedere dosi di hashish e cocaina davanti ad uno stabilimento della riviera nord.

Il servizio, condotto con l’impiego di oltre 20 militari, ha avuto lo scopo di tutelare giovani e giovanissimi frequentatori della riviera, ma anche quello di difendere lavoratori a volte sfruttati ed imprenditori onesti, che tra mille difficoltà, lottano ogni giorno contro una lunghissima crisi economica e concorrenti a volte non sempre corretti.

I Carabinieri della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto un 40enne della provincia di Pescara, su disposizione della locale Procura.

L’uomo, un 40enne con gravi problemi di tossicodipendenza, da tempo aveva reso la vita dei propri conviventi un inferno: aggressioni verbali, offese, minacce e poi via via in un crescendo di violenza sempre più intenso, arrivando a picchiare i suoi genitori, pur di ottenere da loro soldi per la dose.

Esasperati da anni di sopraffazioni, a fronte di una escalation di violenza, i congiunti sono stati costretti a denunciare il figlio, oramai fuori controllo ed arrivato a picchiare violentemente la madre.

All’uomo è stata così notificato dai Carabinieri il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai genitori, ma neppure questo è riuscito a frenare la violenza del tossicodipendente che, nonostante vari furti commessi e scoperti dai militari, pur di ottenere denaro per la dose, non ha esitato a tornare dai suoi.

Di fronte al diniego di ottenere denaro, il 40enne ha per l’ennesima volta perso le staffe, e dopo aver minacciato di morte il padre, lo ha gettato a terra strappandogli i pantaloni per rubargli il portafoglio con dentro 50 euro.

L’anziano è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dove ha avuto 20 giorni di prognosi con fratture per i colpi ricevuti al viso.

Risultata quindi inutile la misura del divieto di avvicinarsi, i Carabinieri hanno portato in carcere il 40enne che dovrà rispondere dei reati di estorsione continuata, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia.

 

 


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