Cooperative e operatori sociali: è mobilitazione contro tagli e indifferenza

12 Settembre 2012   13:02  

A seeguire la piattaforma di rivendiacazione dei lavoratori della cooperativa Leonardo che vogliono allargare la protesta a tutto il mondo dei servizi che a L'Aquila e neii comuni montani  sono vicini al collasso.

 

''Le condizioni degli operatori dei servizi sociali nelle zone d'ambito del territorio aquilano stanno assumendo caratteristiche drammatiche.

Il lento, continuo ed inesorabile taglio alle risorse operato dalla regione Abruzzo verso i comuni e le comunità montane e la cancellazione, voluta dal governo Monti del fondo per la non autosufficenza, con il quale si coprivano migliaia di ore di assistenza ai disabili, stanno costringendo le amministrazioni alla riduzione drastica dei servizi sociali.

Se poi a questa già difficilissima situazione sommiamo le difficoltà che hanno le cooperative sociali a cui sono esternalizzati i servizi nel garantire la continuità salariale(come nella nostra situazione di operatori della cooperativa sociale Leonardo senza stipendio da mesi che continuiamo a coprire migliaia di chilometri per non sospendere il servizio, sostituendoci così, di fatto, allo stato) la condizione per noi e per i nostri assistiti diventa davvero molto precaria.

Crediamo sia arrivato il momento di rompere il silenzio e l'indifferenza che da anni vivono i lavoratori sociali, gli utenti e le loro famiglie. Diciamo basta a questo massacro della professionalità che in questi anni si sono selezionate nei servizi di assistenza alle persone.

La regione Abruzzo, i comuni e tutti gli enti appaltatori si impegnino per reperire le risorse per andare avanti o in alternativa si assumano la responsabilità, prima morale e poi politica, di sospendere l'erogazione dei servizi avviando le procedure per garantire ai lavoratori gli ammortizzatori sociali in deroga.

Consapevoli che questa soluzione metterebbe in ginocchio l'intera rete sociale costruita a protezione delle fasce più deboli della popolazione. Adesso che la situazione è diventata insostenibile noi lavoratori delle cooperative sociali, gli utenti che assistiamo e le loro famiglie chiediamo risposte certe.

Deve finire il rimpallo di responsabilità tra regione, comuni, comunità montane e gestori di cooperative. Gli operatori hanno diritto al salario o agli ammortizzatori sociali se non si è nelle condizione di mandarli a lavorare. Basta ai ribassi nelle gare d'appalto, le convenzioni vengano esternalizzate solo verso soggetti solidi economicamente e in grado di far fronte agli obblighi nei confronti dei lavoratori.

Su queste basi chiediamo l'adesione e la partecipazione alla nostra iniziativa di mobilitazione a quanti tra partiti, sindacati, associazioni e singoli individui pensano che sia giunta l'ora di mettere fine a questa situazione per provare a salvare e rilanciare i servizi sociali nel nostro territorio.

Per questa ragione lanciamo due giornate di protesta da tenersi, una questo venerdì 13 alle ore 10 presso la Comunità Montana Montagna Aquilana a Barisciano ed un'altra martedì 18 alle ore 11 alla villa comunale dell'Aquila fuori la sede del consiglio regionale. La civiltà di un territorio si misura sulla capacità che ha di fornire assistenza ai più deboli.

Se il governo e la regione Abruzzo hanno deciso per L'Aquila e il suo comprensorio un futuro di abbandono per le fascie disagiate della popolazione che abbiano almeno il coraggio di assumersene la responsabilità.''

Le Operatrici e Gli operatori della Cooperativa sociale Leonardo


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