Corso Vittorio, complice lo smog un antipasto di pedonalizzazione

Strada chiusa anche le prossime due domeniche

20 Gennaio 2014   09:48  

Le numerose proteste di negozianti ed automobilisti non sembrano fermare l'amministrazione comunale di Pescara nel suo progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, per il quale i lavori sono iniziati una settimana fa.

Approfittando dell'emergenza smog, segnalato in quantità copiosa nel capoluogo adriatico, l'amministrazione ha infatti deciso di dare ai pescaresi (e non solo) un antipasto di pedonalizzazione della strada dalle 9 alle 12 e poi dalle16 alle 20. Completamente vietata la circolazione di auto, dunque, ed al loro posto il corso è stato occupato da artisti, giocolieri e truccatori che hanno intrattenuto le persone accorse, a fronte dei negozi che, per protesta, hanno appeso manifesti listati a lutto con scritto "lavori in corso per farci morire".

Sempre per contribuire ad abbassare il livello di smog, con le centraline dell'Arta che dallo scorso 13 dicembre hanno quasi sempre qualificato la qualità dell'aria di Pescara come "scadente" o addirittura "pessima", corso Vittorio verrà chiuso al traffico anche le prossime due domeniche, il 26 gennaio ed il 2 febbraio.

Particolare apprensione desta la quantità di polveri sottili, che in città si attesta sulla media di 10Pm: solo venerdì 17 si è assistito ad una generale lieve diminuzione di tale livello, tranne che nelle aree di viale Bovio (la zona più inquinata, dove sono stati registrati 51 microgrammi), via D'Annunzio (26 microgrammi), piazza Grue (24), via Sacco e via Firenze (entrambe sui 30).

"Le chiusure al traffico contribuiranno ad abbattere i livelli delle polveri sottili, ma siamo consapevoli che non rappresentano la soluzione definitiva per risolvere il problema dello smog. Tali chiusure sono piuttosto un sistema per educare i cittadini a diminuire l'uso delle auto in favore dei mezzi pubblici" - ha spiegato l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli - "per quanto siamo consapevoli di come la vera soluzione derivi dalla conclusione di opere infrastrutturali, come le isole pedonali, le zone a traffico limitato, o la filovia. Il nostro intento non è certo  quello di desertificare corso Vittorio, quanto piuttosto quello di ridurre l'impatto veicolare".


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