Corte Costituzionale boccia legge Regione su caccia

21 Dicembre 2012   21:34  

"Ennesima bocciatura per la Regione Abruzzo in materia di caccia". Lo dice il Wwf in riferimento al pronunciamento della Corte Costituzionale che, con la sentenza (310/2012) ha bocciato la Legge Regionale 43/2011 con la quale il Consiglio regionale aveva prorogato a gennaio la caccia al cinghiale. Il Wwf annuncia anche il ricorso alla magistratura contabile. "La Corte Costituzionale - spiegano gli ambientalisti - ha censurato sia la procedura seguita, per aver approvato la norma con legge regionale e non con atto amministrativo di giunta, sia i contenuti della stessa in quanto si e' prorogata la caccia al cinghiale oltre i limiti previsti dalla norma nazionale". Dante Caserta, vicepresidente nazionale del Wwf, commenta che "ormai abbiamo difficolta' a tenere il conto delle bocciature rimediate davanti ai giudici da parte di questa amministrazione regionale. Siamo a due sentenze delle Corte Costituzionale su altrettante leggi, cinque pronunce del TarR sui calendari venatori, una ordinanza del Consiglio di Stato. E' un fallimento completo - prosegue - a danno del patrimonio collettivo costituito dalla fauna. Nonostante i nostri appelli e i nostri documenti inviati in questi anni neanche l'evidenza dei fatti e le censure ottenute ad ogni livello della magistratura hanno fatto cambiare strada agli amministratori. Purtroppo alcune di queste sentenze arrivano a prelievi gia' realizzati in maniera illegittima. Ormai ci rimane un'ultima strada giudiziaria da percorrere, quella della Corte dei Conti a cui presto invieremo un dossier su tutta la materia. Riteniamo che chi ripetutamente stravolge le leggi per favorire i cacciatori a scapito della tutela della fauna selvatica deve risponderne direttamente anche perche' impegna le strutture e i funzionari che hanno un costo sostenuto da tutta la collettivita'".


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