Costa Concordia, recupero show in diretta

16 Settembre 2013   10:35  

L'enorme relitto giace su un fianco, 'imbragato' con 36 cavi di acciaio con un tiro iniziale di 60 tonnellate. Oggi è il giorno per alzare la nave, prima di portarla via, forse a Piombino. E' il giorno per raddrizzare le cose. L'inizio delle operazioni per la rotazione della Costa Concordia sono slittate di tre ore a causa del temporale che stanotte ha colpito l'isola del Giglio.

All'alba erano già tutti pronti, centinaia di giornalisti, curiosi, cittadini. I lavori sono partiti solo alle 9 e il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha dovuto spiegare i motivi e tranquillizzare: "Nessun tipo di modifica dell'iter. Tutto procede secondo le previsioni, il ritardo è dovuto a un problema oggettivo. Il nostro compagno di strada in questi frangenti è il tempo. Un temporale come quello di stanotte sulle isole non si poteva prevedere".

Le operazioni devono seguire tempi precisi. Il raddrizzamento deve avvenire lentamente. Per riportare in piedi lo scafo i cavi dovranno essere tirati circa 21 metri, 3,5 metri per ogni ora in modo da effettuare un'azione costante, ma non pericolosa per la struttura della nave. Che è grande quasi come 100 aerei boeing, 290,2 metri di lunghezza per 35,5 metri di larghezza, in 'navigazione'. Solo per realizzare le strutture del cantiere costruito in questi mesi attorno al relitto sono state impiegate più di 30mila tonnellate di acciaio, pari a quattro volte il peso della torre Eiffel a Parigi. Questo ha dato lavoro, ha spiegato l'ingegner Girotto della Titan Micoperi, a 150 aziende italiane: Fincantieri in testa. I primi ordini sono partiti due mesi dopo il naufragio.

Dopo le prime tre ore di operazione la nave si è inclinata in modo da rendere visibili i segni lasciati dal mare e anche di rilevare una "deformazione importante" della fiancata, ha detto Gabrielli. "Al momento non è finito in mare nulla di inquinante e di impattante", ha aggiunto. "Ma siamo solo all'inizio - ha aggiunto - mentre sversamenti in mare ce li aspettiamo per le prossime ore. L'importante è essere pronti, come lo siamo, a bonificare le aree".

Danni ambientali. Nel corso dell'operazione di rotazione della Concordia, è possibile che ci sia il rilascio di gas prodotti dalla decomposizione dei materiali organici ma al momento non sono stati superati i limiti di emissioni nell'atmosfera. "L'emissione di H2s, cioè di gas prodotti dalla decomposizione di materiale organico è una possibilità - ha detto Girotto -. In ogni caso, abbiamo un controllo costante delle emissioni nell'atmosfera dal quale, al momento, non risulta alcun superamento dei limiti''. Il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, ritiene che "ci siano tutte le condizioni" per un'eventuale richiesta di risarcimento, da parte del governo, dei danni ambientali provocati dal naufragio.


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