Costantini: “La rivoluzione di Chiodi si è arrestata il giorno stesso in cui l’ha annunciata"

30 Dicembre 2013   17:19  

La manovra di bilancio presentata da Chiodi al Consiglio Regionale è marcia nelle sue fondamenta. Con un elemento di novità, rispetto al passato. Questa volta a dirlo non è l’opposizione; è la stessa Corte dei Conti, con i rilievi pesantissimi rivolti solo pochi giorni fa all’operato di Chiodi.

E' quanto ha dichiarato il consigliere regionale Mov139, Carlo Costantini che prosegue: E se le fondamenta sono marce, occuparsi degli intonaci, piuttosto che delle rifiniture, può produrre come unico effetto l’aggravamento del danno, perché quando le fondamenta cederanno, finiranno con il travolgere tutto quello che si è costruito sopra.

Per questo Chiodi – prosegue Costantini - piuttosto che preoccuparsi di mettere in equilibrio gli appetiti individuali dei singoli consiglieri che compongono la maggioranza, avrebbe fatto bene ad occuparsi di mettere in equilibrio i conti e le carte (in particolare con l’approvazione dei rendiconti degli anni passati, come prescritto dalla Corte dei Conti), rinviando l’approvazione di bilancio e finanziaria all’esito di questi accertamenti.

Ed invece continua ad andare avanti secondo le logiche di sempre, con la speranza, vana, che il tappeto che ha calato cinque anni fa sulla gestione economico/finanziaria della Regione Abruzzo possa continuare a nascondere la polvere, almeno per il tempo necessario a “svalicare” le imminenti elezioni regionali.

Ma la verità - conclude - è ormai sotto gli occhi di tutti: la rivoluzione della “governance” della Regione si è arrestata il giorno stesso in cui Chiodi l’ha annunciata, all’atto del suo insediamento. E gli abruzzesi, che lo hanno perfettamente compreso, anche per questo volteranno pagina.


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