Criminalità, il dirigente Grasso: "A L'Aquila non si vive bene come una volta, ma non c'è emergenza"

Il dirigente della Squadra Mobile dell'Aquila Maurilio Grasso

04 Marzo 2013   16:30  

"Dopo il terremoto c'è stato un trend di aumento dei reati contro il patrimonio (furti e rapine in partcolare) , quelli che destano maggior allarme sociale".

Lo afferma il dirigente della Squadra Mobile dell'Aquila Maurilio Grasso.

"Negli ultimi tre anni si è verificato sì un aumento di furti e rapine, ma per ora è stabile. Confrontando i dati tra settembre 2012 a marzo 2013 e quelli da settembre 2011 a febbraio 2012, non c'è un aumento di questi reati".

Il susseguirsi negli ultimi mesi di rapine negli uffici postali, di altre  ai bancomat (una ad una donna al bancomat e una, sempre al bancomat, finita con l'arresto), e di aggressioni varie, desta preoccupazione nei cittadini.

Il dirigente della Squadra Mobile della Questura dell'Aquila, Maurilio Grasso però, stempera gli animi, si tratta di fenomeni che a L'Aquila vanno tenuti sotto controllo, ma non sono da allarme.

"L'Aquila resta una zona ancora tranquilla rispetto alla provincia, molte rapine sono su Marsica, Avezzano e Tagliacozzo. E' più difficile muoversi a L'Aquila, sia in entrata sia in uscita".

Non nega il dottor Grasso, però, che è bene mantenere alto il controllo.

"Ci sono molti furti in abitazione, fortunatamente non sempre sfociano in fatti gravi. Basta un fatto grave, per aumentare l'allarme sociale. E' bene tutelarsi e il suggerimento, anche se ha un piccolo costo, è dotarsi di allarmi collegati a Polizia e Carabinieri, possibile per qualsiasi cittadino. Se attivi e collegati sono un deterrente importante".

E per chi si muove in città è bene farsi un po' più scaltri: "Guardarsi intorno, avere un occhio vigile, è bene anche qui -spiega Grasso- Purtroppo ci sono molte persone che aggirano in cerca di occasioni per rubare e rapinare".

E sì, L'Aquila è ancora tranquilla ma è innegabile che sia oggi più facile che prima del sisma aggirarsi in città: "Oggi, rispetto a prima del terremoto, ci sono molti più centri di aggregazione splamati sul territorio e i malvimenti hanno più zone e più movimento per i reati".

Ed è innegabile che la maggior parte dei reati sono commessi da stranieri, "Da sempre statisticamente è preprogativa di albanesi e romeni compiere furti e rapine e l'80-90% sono commessi da loro- ci spiega il dirigente della Squadra Mobile- Ma anche i locali non disdegnano. Mentre nella Marsica la droga è appannaggio dei cittadini nord africani per lo più."

Operare sul territorio per le Forze dell'ordine non è affatto facile, (in particolare la Squadra Mobile avrebbe bisogno almeno di un'altra ventina di persone ndr). "Molti colleghi -spiega Grasso- vanno in pensione e non c'è sufficiente ricambio, poi in particolare abbiamo sempre meno colleghi aggregati da tutta Italia, nonostante le attività nel dopo terremoto siano aumentate, quindi in generale siamo in difficoltà".

Stamattina la Cisl ha chiesto un tavolo con il Prefetto a seguito delle rapine dei giorni scorsi: "Confrontarsi va sempre bene -spiega Grasso- le istituzioni devono rispondere alla collettività, noi come ufficio investigativo lavoriamo per cercare di scoprire i colpevoli".

"Sicuramente prima del terremoto a L'Aquila si viveva meglio - conlude Maurilio Grasso- ma non bisogna esagerare. Si vive ancora bene, pirtroppo si vive male per altri motivi, per i problemi legati alla ricostruzione, non per i problemi legati alla criminalità".

intervista di Barbara Bologna


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