Crisi: Confesercenti, consumi famiglia in calo di 4 punti

18 Aprile 2013   18:48  

 Tra i dati negativi della crisi, quello relativo ai consumi delle famiglie: se a livello nazionale risultano diminuiti di 4 punti percentuali, in Emilia Romagna - regione ritenuta ancora tra quelle che se la passano meglio - il dato risulta di poco migliore (3,8%), con una previsione negativa anche per il 2013. I dati sono riportati nel documento regionale per l'assemblea elettiva 2013 di Confesercenti Bologna dal titolo "Le priorita' per riprendere a crescere.
Meno tasse, meno burocrazia, piu' credito per lo sviluppo". Il documento e' stato discusso nel corso di un incontro a Villa Ghironda, presenti tra gli altri il direttore Confesercenti Bologna Loreno Rossi e il Presidente Sergio Ferrari, concluso dall'intervento del Presidente nazionale Marco Venturi.
A livello nazionale, si legge nel documento, il crollo del pil iniziato nel 2008, ancora in corso e destinato a proseguire anche nel 2013 (-1,1%) definisce un trend che ha pochi precedenti storici nelle esperienze delle grandi democrazie occidentali.
Da questi punto di vista - sottolinea Confesercenti - anche la situazione dell'Emilia Romagna desta preoccupazione, con un pil per la prima volta negativo nel 2012 (-2,2%) che si ripetera' anche nel 2013 (-0,5%). In regione l'impatto della crisi e' stato ancora piu' violento a causa del terremoto che ha colpito una parte del territorio con un'altissima concentrazione di imprese e di lavoratori.
La Confesercenti ha contribuito alla ripresa sostenendo progetti che hanno permesso di riaprire in molte localita' imprese 'spezzate' dal tragico evento. Resta tuttavia ancora molto da fare: importante a tal fine il ruolo della fiscalita' nazionale e locale, su cui Confesercenti da tempo ha avanzato proposte precise.


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