Crisi TV, licenziamenti a Rete 8, proclamato stato agitazione

29 Ottobre 2014   17:52  

Stato di agitazione all'emittente televisiva Rete 8. Cio' a seguito della comunicazione, da parte dell'azienda, dell'avvio della procedura di licenziamento di quattro dipendenti nel settore amministrazione, tre impiegati recnici di ripresa e due impiegati tecnici di messa in onda.

A proclamarlo sono stati i sindacati della Slc-Cgil, Uilcom-Uil, unitamente all'assemblea dei lavoratori.

Secondo l'azienda - affermano i sindacati in una nota - l'innovazione tecnologica dovuta all'avvento del digitale, unitamente alla persistente crisi economica richiederebbe una riorganizzazione del settore tecnico e amministrativo con la riduzione della maestranze in esubero pari a 9 risorse.

Slc-Cgil e Uilcom-Uil hanno incontrato l'azienda il 21 ottobre presso la sede di Chieti di Rete 8 Srl per l'avvio della procedura prevista dalla legge 223/91; contestualmente è stata convocata una riunione con i lavoratori che si è tenuta oggi dalal quale e' scaturita la decisione di attuare lo stato di agitazione.

Sindacati e lavoratori - si legge nella nopta - dissentono totalmente da quanto esposto dall'azienda e denunciano l'assenza di un vero confronto di merito sulla questione, pertanto diffidano la stessa dal procedere ai licenziamenti dei lavoratori che verrebbero a trovarsi senza alcuna protezione sociale.

La scelta di azzerare ed esternalizzare l'attività amministrativa e di rinunciare a gran parte del personale tecnico attualmente occupato, non risponde alle attuali esigenze aziendali; inoltre l'efficientamento attribuito al virtual set sembra una forzatura volta all'individuazione di esuberi immotivati, considerando che proprio il digitale ha portato un aumento dell'attività lavorativa ed un maggior numero di canali da gestire.

Per i sindacati questo atto è il primo passo diretto ad un ridimensionamento e disimpegno dell'azienda in questo settore con il timore che a breve possano essere interessati, con ulteriori interventi aziendali, anche il settore giornalistico ed altri lavoratori nell'intero perimetro aziendale. Sindacati e assemblea dei lavoratori, nel proclamare lo stato di agitazione, chiedono una soluzione che preveda la revoca di quanto comunicato e il mantenimento dei livelli occupazionali in un settore strategico come quello televisivo che vede Rete 8 protagonista storica sul territorio abruzzese.


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