Crisi: coldiretti, la classe dirigente italiana è la più vecchia in europa

21 Maggio 2013   11:26  

L'eta' media della classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell'economia e nella pubblica amministrazione e' di 58 anni, la piu' alta tra tutti i Paesi europei.

E' quanto emerge dal secondo report sull'eta' media della classe dirigente italiana, presentato nel corso dell'Assemblea dei giovani della Coldiretti e realizzato in collaborazione con il Gruppo 2013.

Il forte ringiovanimento che ha interessato la classe politica impegnata nelle istituzioni non ha coinvolto - sottolinea la Coldiretti - i potenti impegnati nelle altre attivita', che sono molto piu' anziani rispetto ai partner comunitari.

A conquistare il triste primato dell'anzianita' nel momento economicamente piu' difficile per l'Italia dal dopoguerra sono - sottolinea Coldiretti - le banche, che hanno una eta' media degli amministratori delegati e dei presidenti di circa 69 anni, addirittura piu' elevata di quella dei Vescovi italiani in carica.

Seguono da vicino i presidenti dei tribunali delle citta' capoluogo di Regione, che hanno in media oltre 65 anni, con 9 casi su 20 che superano i 70 anni e solo 2 presidenti che hanno meno di 50 anni.

A preoccupare particolarmente - conclude Coldiretti - e' anche il mondo della formazione, con i professori universitari italiani che hanno una media di 63 anni, i piu' anziani del mondo industrializzato. Un quarto dei prof ha piu' di 60 anni contro poco piu' del 10 per cento in Francia e Spagna e l'8 in Gran Bretagna.

Con il record della disoccupazione giovanile, la crisi si aggrava perche' non si rinnova la classe dirigente e "vengono a mancare idee, energie e risorse nuove fondamentali per la crescita del Paese", afferma il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel sottolineare che "la disoccupazione giovanile e' uno spreco che l'Italia non puo' permettersi".


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