Crisi: saldo imprese chiuse e aperte +12.934, il più basso da dieci anni

28 Ottobre 2013   12:26  

Il saldo tra aperture e chiusere di imprese nel trimestre estivo e' stato pari a +12.934 unita', il piu' basso in assoluto della serie degli ultimi dieci anni.

E' quanto emerge dai dati sulla natalita' e mortalita' delle imprese relativi al terzo trimestre del 2013 secondo Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

A determinarlo hanno concorso 76.942 iscrizioni di nuove imprese (1.923 in piu' rispetto allo stesso trimestre del 2012) e 64.008 cessazioni di imprese esistenti (In aumento di 3.498 unita' rispetto all'anno scorso).

In entrambi i casi, spiega Unioncamere, si tratta di valori che rispecchiano le difficolta' dell'economia reale del Paese.

Per le iscrizioni si tratta del secondo peggior dato del decennio, appena migliore rispetto a quello dello scorso anno; stesso discorso per le cessazioni che hanno fatto segnare il secondo valore piu' alto della serie decennale, dopo quello record del 2007.

Ancora una volta e' il mondo artigiano a mostrare le sofferenze piu' acute: tra luglio e settembre il saldo tra aperture e chiusure di aziende artigiane e' stato di 1.845 imprese in meno, il peggiore in assoluto degli ultimi dieci anni, segnalando un'approfondimendo della crisi del comparto.

Guardando alle forme giuridiche, in termini assoluti la tenuta del saldo e' da ascrivere alle societa' di capitali (+8.844 unita', il 68,4% di tutto il saldo) e alle altre forme (principalmente cooperative e consorzi, che crescono di 3.674 unita'). Tra le imprese artigiane, l'arretramento e' dato quasi per intero dalle ditte individuali (-1.587 unita', pari all'86% del saldo negativo).

L'andamento territoriale della nati-mortalita' nel terzo trimestre evidenzia saldi complessivamente positivi - o sostanzialmente stabili - in tutte le regioni, visto che i valori negativi fatti registrare da Trentino Alto Adige, Friuli Venezia giulia, Liguria e Umbria sono di entita' statisticamente poco rilevante.

Quanto alle imprese artigiane solo in Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Umbria si registrano piccoli saldi positivi, mentre per altre tre regioni (Lazio, Molise e Campania) il trimestre si e' chiuso in sostanziale parita'.

Le contrazioni piu' rilevanti si registrano in Piemonte (-440 unita'), Liguria (-295) e Veneto (-276).

Tutti i settori - al netto dell'agricoltura che prosegue nel suo percorso di riduzione della base imprenditoriale, in gran parte determinato da fattori strutturali - fanno segnare saldi positivi o stabili.

Gli incrementi maggiori in termini assoluti sono quelli del Commercio (+7.673 imprese), le Attivita' dei servizio id alloggio e ristorazione (+4.223) e il Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+2.461). In termini relativi,le attivita' piu' dinamiche appaiono quelle di Fornitura di energia (+3,67% nel trimestre), le Attivita' finanziarie e assicurative (+1,38%) e quelle Artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,20%).

Sostanzialmente stabili l'industria manifatturiera e quella delle costruzioni. Con riferimento alle sole imprese artigiane, tutto il saldo negativo e' spiegato dalle contrazioni di soli tre settori: delle Costruzioni (-1.314 unita' in tre mesi), delle Attivita' manifatturiere (-787) e dei Trasporti e magazzinaggio (-420). Fanno invece segnare una crescita apprezzabile il Noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (414 imprese in piu').


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore