Crollo Casa dello Studente, domani udienza decisiva per appello: i restauri ago della bilancia

La difesa: "Lavori di restauro non ebbero peso nel crollo"

27 Aprile 2015   10:54  

Sarà con grande probabilità una giornata decisiva, quella di domani, nell'ambito del processo di secondo grado in merito al crollo della Casa dello Studente, tra le più traumatiche conseguenze del tragico sisma del 6 aprile 2009.

Il tema cardine dell'udienza di domani saranno i lavori di restauro eseguiti nel 2000. A tal riguardo, le difese dei quattro imputati (condannati in primo grado) continuano a sostenere come "le attività legate ai restauri non hanno avuto alcun peso nel crollo dell'edificio, come espressero anche i consulenti tecnici del pm nelle loro relazioni".

Una consulente dell'accusa, in verità, aveva sostenuto come per l'edificio ci sarebbe in realtà stato un cambio di destinazione d'uso con conseguente aumento di carichi. Tuttavia, secondo la difesa, "la concessione edilizia del 1999 aveva confermato la destinazione d'uso a Casa dello Studente sin dal 1980, quando si ebbe la prima e decisiva concessione edilizia".

Inoltre, la difesa ha altresì riportato come la stessa consulente giunse a ritenere che "le modifiche non sono da ritenere concause determinanti", avendole piuttosto inquadrate - sempre come affermano i difensori degli imputati - nel cedimento dei pilastri dell'ala nord.

La struttura presentava effettivamente evidenti carenze, ma al riguardo la difesa ha sempre ritenuto che il collado statico era di competenza non dei progettisti imputati, bensì del concessionario.


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