Crollo Casa dello Studente, torna l'incubo prescrizione: secondo grado di giudizio lontano

La sentenza di primo grado emessa un anno e mezzo fa

01 Ottobre 2014   10:41  

Ancora lungi dal cominciare, il processo di appello per il tragico crollo della casa dello Studente, avvenuto il 6 aprile 2009 a seguito del tragico terremoto che ha colpito L'Aquila e nel quale morirono otto ragazzi.

A distanza di un anno e mezzo dalla sentenza di primo grado del processo, emessa il 16 febbraio 2013 e che vide la condanna di quattro dei dieci imputati (4 anni di reclusione per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose tre responsabili dei lavori di restauro della struttura, 2 anni e mezzo furono inflitti a un tecnico dell'Adsu, mentre i restanti sei furono scagionati), non è infatti ancora stato fissato il secondo grado di giudizio, a causa del fatto che le carte del processo ancora non sono state trasferite negli uffici della Corte d'Appello.

Tale impasse nelle operazioni ha suscitato non pochi timori tra i parenti delle vittime ed i loro avvocati: la loro paura, infatti, è che ulteriori ritardi possano favorire la prescrizione dei reati degli imputati, il cui limite è fissato a 7 anni e mezzo.

Proseguono, intanto, i due procedimenti civili collaterali della vicenda: il primo, intentato dagli stessi parenti delle vittime contro la Regione e l'Adsu, ed il secondo, moso dai superstiti del crollo dell'edificio, molti dei quali hanno comunque riportato conseguenze fisiche o psicologiche permanenti e tali, secondo l'avvocato Wania Della Vigna, da impedire loro di poter accettare occasioni lavorative che difficilmente si ripresenteranno.


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