Crozza fa satira sul M5S, ma poi su tutti emerge Razzi "..mi sono occupato dei ca..miei"

06 Marzo 2013   09:44  

"Ancora con questa c...! Questo succede quando non si sa perdere, bisogna essere sportivi, ma dal magistrato ci vado quando vuole».

Raggiunto in Svizzera dalla notizia di essere inquisito per corruzione, il neo senatore eletto in Abruzzo per il Pdl Antonio Razzi, non perde il suo stile.

"È che ho rubato una mela?"-è il commento di Razzi appena ricevuta la notizia.

Con lui sarebbe indagato l'altro eccellente rieletto, Domenico Scilipoti.

Sia Razzi che Scilipoti nella passata legislatura erano stati eletti con l'Italia dei Valori, partito  all'opposizione al governo Berlusconi. Oggi partito sepolto dalla recenti elezioni.

Nel dicembre del 2010, Razzi e Scilipoti lasciarono l'Idv per entrare nel gruppo dei Responsabili, che sosteneva invece la maggioranza di centrodestra, proprio in coincidenza con un voto di fiducia al governo guidato da Silvio Berlusconi.

Nei loro confronti sembra si ipotizzi il reato di corruzione.
Però di fatto si tratta di un giallo, alcune indiscrezioni trapelate, ieri verso l'ora di pranzo, riferivano che, nell'inchiesta in corso alla Procura di Roma sulla presunta compravenidta di voti avvenuta nel dicembre del 2010 per mettere il governo Berlusconi al riparo dalla mozione di sfiducia presentata alla Camera dopo la rottura con la componente finiana del Pdl, sarebbero emersi i nomi, dei parlamentari Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, indagati il reato di corruzione.

La voce è stata poi smentita solo dopo oltre cinque ore dagli uffici giudiziari della capitale.

Il procedimento in questione è stato avviato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. L'inchiesta è simile a quella aperta a Napoli sul passaggio del senatore Sergio De Gregorio dalla maggioranza all'opposizione ai tempi del governo Prodi.
I nomi dei due deputati erano citati in alcune denunce presentate dal leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro.

Maurizio Crozza nel suo intervento a Ballarò, lo imità ricordandone proprio il linguaggio: "Ciao sono Razzi mi sono occupato tanti anni dei cazzi miei, e vorrei occuparmi, caro amico, dei cazzi miei".

 


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