Cuccioli uccisi da veterinari: ENPA chiede radiazione dall'albo

11 Aprile 2013   16:36  

 "Siamo certi che l'Ordine dei Veterinari terra' fede al proprio dovere disciplinare, consapevole delle conseguenze della mancata applicazione delle norme sulla responsabilita' di vigilanza in capo agli Ordini e per ribadire che i veterinari hanno a cuore la salute e la tutela degli animali".
Questo il commento dell'Ente Nazionale Protezione Animali sul caso dei due veterinari dell'Aquila condannati in via definitiva per avere ucciso nove cuccioli di cane, in violazione della normativa nazionale 281/91 "Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo" e della legge 544 bis del Codice Penale che considera un grave delitto cagionare la morte di un animale.
"La Corte di Cassazione ha finalmente fatto luce su una vicenda tanto triste, quanto deprecabile - prosegue l'Enpa - a questo punto ci aspettiamo un intervento deciso dell'Ordine dei Veterinari, radiando immediatamente i due criminali, affinche' sia chiaro una volta per tutte che chi e' chiamato a curare e a salvare la vita di altri esseri viventi, deve operare in una cornice di legalita' e soprattutto rispettando quanto previsto dal codice deontologico della professione veterinaria".


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