D'Alfonso, in Abruzzo c'e' una questione morale legata alla condotta degli eletti

10 Marzo 2014   12:12  

"In Abruzzo c'e' una questione morale, riferita alla condotta di alcuni". Luciano D'Alfonso, uscito vincitore dalle primarie del centrosinistra di ieri per la scelta del candidato presidente della Regione, parla della questione morale in questa regione come di "una questione individuale" legata alla "condotta degli eletti".

Guardando al futuro e immaginandosi gia' presidente della Regione annuncia che "come amministratore devo prevedere dei meccanismi che evitano il ripetersi" di quanto accaduto, "ad esempio per i rimborsi spese" che sono al centro di una indagine della Procura di Pescara non ancora conclusa.

"Ci doteremo di un arricchimento normativo", annuncia. Per quanto riguarda la sua esperienza sul fronte della questione morale, D'Alfonso ricorda che nei suoi confronti sono arrivate, "fino ad oggi, 53 assoluzioni", ed e' certo che il suo "operato sara' validato anche dagli ulteriori gradi di giudizio".

"Ho collezionato solo assoluzioni, dice oggi D'Alfonso, e per questo non saprei che fare, mentre per i pronunciamenti di secondo grado e' questione di tempo. Non esiste un diritto di prevalenza di un cittadino che si candida, altrimenti sarebbe una giustizia a due velocita'".

In merito ai motivi per cui e' stato "destinatario di accertamento penale" il candidato alla presidenza della Regione commenta che non se lo aspettava "ma i miei denuncianti evidentemente ci hanno lavorato sopra" e non crede "di poter evitare accertamenti penali in futuro.

Io mi occupo di fronteggiare i problemi dell'economia e della societa'", sottolinea, e nei confronti degli altri non ha "mai presentato denunce".


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