Dalle case popolari di Chieti lo slogan:"Tira più un pelo di ciuccia o un'istanza di Prefettura?"

Il grido disperato di una madre

27 Agosto 2013   07:06  

Per diritto-dovere di cronaca riportiamo lo sfogo di una madre di Chieti Scalo che, esasperata per non riuscire ad ottenere un alloggio popolare più decoroso di quello in cui risiede attualmente con la propria famiglia, ha inscenato una protesta singolare ma esplicita sotto la sede del Comune, alludendo ai dubbi criteri di assegnazione degli appartamenti popolari sorti all'onore delle cronache in seguito allo scoppio del caso D'Agostino, che secondo i primi riscontri degli inquirenti avrebbero ben poco a che fare con la meritocrazia ed il rispetto delle graduatorie.

Mentre si stava svolgendo una seduta del consiglio, infatti, la signora Simona D'Angelo, residente in via Salvo D'Acquisto, si é sfogata in esclusiva con i microfoni di Abruzzo24ore.tv per non riuscire ad ottenere dall'amministrazione una sistemazione dignitosa nonostante il parere positivo della prefettura: "Tutti gli enti che hanno voce in capitolo di assegnazione di case popolari, tra cui lo stesso Comune e la Curia, sono in possesso della documentazione che certifica la grave allergia di cui é affetto mio figlio e le foto dell'appartamento fatiscente in cui attualmente viviamo, ma non fanno nulla per aiutarci".

"Per questo motivo", si é poi sfogata la donna, "lo slogan che mi sono inventata é: tira più un pelo di ciuccia o un'istanza di prefettura (chiara allusione ai metodi cui é accusato di aver ricorso l'ex assessore, ndr)?".

Simona ha poi rincarato la dose: "Non solo questi enti non mi aiutano, ma mi hanno anche diffidato dal continuare a protestare, nonostante parlino di aiuto alle famiglie disagiate. La mia ha ben tre componenti diversamente abili, ma di aiuti non se ne vedono. Per quanto mi riguarda, io continuerò a protestare, a costo di farmi arrestare, pur di garantire ai miei figli una sistemazione migliore".

Noi siamo pronti ad accogliere e pubblicare gli interventi di tutti coloro che volessero commentare o controbattere quanto sostenuto da Simona.

Lorenzo Ciccarelli


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