Sarebbe stata manipolata la testimonianza della segretaria dell'ex assessore alla cultura della Regione Abruzzo Luigi De Fanis.
Quanto detto dalla Zingariello nell'interrogatorio secretato del contratto che prevedeva sesso ogni settimana con il politico in cambio di un "contratto" da 36mila euro l'anno e quello normale da segretaria a 1200 euro al mese, non sarebbe che un gioco scherzoso fra amanti.
Questi i primi commenti a il Messaggero del legale di De Fanis che dice:
«Siamo sconcertati, non è vero, ci chiediamo che cosa vale e a quale scopo». A parlare ' l'avvocato Domenico Frattura. «Stiamo valutando in queste ore se presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Pescara o querele di parte, perchè non è accettabile questa denigrazione - continua Frattura - e De Fanis mi ha detto che è una cosa completamente infondata. Ma che scherziamo? Messa così non è assolutamente vera».
«Aspettiamo di leggere le carte - continua - perchè se fosse così verrebbe fuori il quadro di un De Fanis prepotente, arrogante e squallido, mentre qui non c'è nessun meretricio ma il segreto di Pulcinella: tra i due c'era una relazione amorosa, con normali confidenze e atti scherzosi».
L'avvocato Frattura ritiene però più grave «un'eventuale fuga di notizie a un interrogatorio secretato. Ci chiediamo allora perchè una cosa senza valore penale venga fuori adesso o se addirittura possa essere stata manipolata. Ecco perchè valutiamo ogni azione legale».
Insomma quella carta esiste, ma non è stata fatta firmare forzosamente dal De Fanis, anzi si trattava di un gioco amoroso, nulla più.
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