Debiti Regione, quasi 226 milioni tra società partecipate o controllate

D'Alessandro: "Fare in modo che enti non producano più debiti"

22 Ottobre 2014   09:48  

Decisamente sconfortante l'esito scaturito dalla ricognizione effettuata sulla situazione debitoria della Regione in seguito al decreto emesso lo scorso 19 giugno dal governatore Luciano D'Alfonso.

In base a tale ricognizione, sembrano emersi debiti per ben 225.888.376 milioni di euro complessivi, tutti ascrivibili alle società partecipate o controllate dalla Regione. Secondo i risultati raccolti, le società con la più corposa mole di debiti risultano l'Arpa (circa 66,7 milioni di euro), la Finanziaria regionale abruzzese (Fira, circa 44,8 milioni), la Abruzzo Engineering (in liquidazione, circa 32,9 milioni) e la Saga (circa 32,1 milioni).

Il settore dal maggior peso debitorio sembra essere di gran lunga quello dei trasporti, che tra tutte e 5 le società controllate (Arpa, Gtm, Ferrovia Adriatico Sangritana, Saga e Sir, quest'ultima in liquidazione) pare rappresentare da solo circa la metà della mole emersa dalla ricognizione, ossia all'incirca 117,2 milioni di euro.

Per tentare di correre al più presto ai ripari, la Regione ha approvato di recente un'ulteriore delibera, sostanzialmente una presa d'atto che dovrebbe precedere le iniziative da effettuare per quanto riguarda gli enti meno virtuosi. "Anzitutto, è fondamentale capire come uscire dal debito e chi lo ha prodotto o continua a produrlo" - ha affermato il sottosegretario alla presidenza Camillo D'Alessandro - "ed in conseguenza di ciò da una parte occorre riformare al più presto gli enti in modo tale da trasformarli in funzioni, e dall'altra occorre agire in termini giuridici e finanziari ricorrendo allo scioglimento o alla liquidazione. L'obiettivo è che, alla fine di questi cinque anni, nessuno di essi produca più debiti".

Priorità assoluta in quest'ottica pare essere, non a caso, la creazione di un'azienda unica, soluzione auspicata da anni, forse già "entro dicembre o al massimo gennaio", come ha affermato D'Alessandro. Per il resto, ci sono buone probabilità che si proceda all'unificazione degli enti di ricerca sotto l'egida di un soggetto unico regionale, mentre per alcune società (ad esempio la Saga, ente gestore dell'Aeroporto d'Abruzzo) sembra aprirsi sempre più la possibilità di ingressi da parte di privati.


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