Decathlon, continua la protesta delle ditte non pagate. Ma oggi erano solo in 4...

Sit-in scarno, ma i lavoratori assicurano: "Pronti a continuare"

16 Gennaio 2014   13:20  

Continua, presso lo store Decathlon di Dragonara, la protesta delle 37 aziende che hanno contribuito in subappalto alla sua realizzazione, ma che non sono ancora state completamente pagate dalla committente.

La protesta, tuttavia, sembra già cominciare a perdere un po' di nerbo, dal momento che, al sit-on programmato dalle 9 alle 13 di stamani, erano presenti appena quattro ditte, per un totale di una decina di lavoratori.

Sicuramente un segnale poco piacevole, come ha ammesso Concezio Surricchio, della Sc Impianti: "La presenza di sole quattro ditte potrebbe voler significare che le altre cominciano ad arrendersi, fermo restando che noi abbiamo tutta l'intenzione di continuare nella protesta almeno fino a sabato, come concordato con la questura, ed eventualmente chiedere di proseguire oltre qualora non si sbloccasse nulla. Da parte della committente, sinora, non è arrivato ancora nulla di concreto: del resto se l'appaltatrice SBM2 non paga la subappaltatrice G6, uesta a sua volta non può riconoscerci gli extra".

La direzione dello store, fondamentalmente, è anch'essa spettatrice passiva della questione, come ha provveduto a spiegare Ferdinando Rotundo, capo area della regione adriatica: "Le stesse aziende hanno compilato ed inviato una lettera alla direzione, sostenendo come essi siano consapevoli che essa non c'entri niente con la vicenda dei pagamenti non ancora corrisposti. Noi, del resto, non possiamo fare altro che saldare i nostri conti con l'appaltatore e solidarizzare con i protagonisti della protesta. Sicuramente si tratta di un danno d'immagine per la struttura, percepito anche dai clienti come dimostra il lieve calo di visite ed acquisti degli ultimi giorni".

Anche la stessa G6, per bocca dell'ex direttore del cantiere Alessandro Masoni, ha provveduto a chiarire la situazione, sgombrando il campo da equivoci esolidarizzando a sua volta con i manifestanti: "La ditta appaltatrice (la SBM2, ndr) ha pagato ai subappaltatori i tre quarti della somma pattuita, poi ha interrotto i flussi per intavolare trattative sulla cifra rimanente, corrispondente al saldo di circa 300.000 euro per le opere inizialmente non previste ma divenute di necessaria realizzazione per questioni di agibilità. Per quanto ci riguarda, il nostro amministratore ha addiritura dato mandato all'azienda committente di pagare direttamente le ditte subappaltatrici".

Lorenzo Ciccarelli


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore