Della Figliola (M5S): "A Teramo il castello inesistente"

01 Dicembre 2013   21:58  

Nel cuore del centro storico teramano, in un gomitolo informe di cemento, antenne e geometrie inutili, è nascosto un tesoro. Non vile denaro ma un monumento tetragono e torreggiante: il monumento all’inutilità della politica. Parliamo del castello della Monica ovviamente, o, meglio, del castello inesistente. Costruite quasi a nude mani sul finire dell’ottocento dal pittore Gennaro Della Monica seguendo il filo irrazionale e sghembo dell’immaginazione, le torri e le mura guardano ad un medioevo tutto idealizzato pieno di magia e suggestione. Un mondo sconosciuto, quasi un paesaggio interiore fatto di colori accesi, stanze affrescate, tendaggi, arazzi, scene della storia cittadina. Purtroppo quel sogno romantico è finito ormai da anni nelle mani di una politica squallida, orientata solo al gretto utile economico e marchiata da una ignoranza endemica ed irreversibile. E quella politica lo ha lasciato deperire, sgretolare, financo morire; quella politica lo ha reso inesistente. Entrare nelle stanze ormai prive di luce, vederle letteralmente cadere a pezzi con i loro tesori, sfumare in un grigiore anonimo provoca un moto di rabbia ed indignazione spontaneo ed incontenibile contro i palazzi del potere ed i loro inutili inquilini. Affacciarsi dalle balconate e contemplare la città che si espande come informe poltiglia tra le belle colline è anche peggio. Da Colleparco con gli osceni padiglioni universitari a Coste Sant’Agostino, da Piano Solare fino alle propaggini del centro storico è tutto un proliferare di accozzaglie edilizie e di veri orrori architettonici. E non è difficile immaginare cosa avrebbe pensato di questa Teramo del duemila Gennaro Della Monica se avesse potuto gettare lo sguardo oltre le stanze silenziose: avrebbe visto una città sconosciuta, in rovina come il suo castello. Ma se la politica locale dorme, se il sindaco Brucchi, tutto preso a pavoneggiarsi sventolando ridicoli sondaggi autoprodotti, non è stato in questi anni neanche in grado di recuperare alla collettività un intero padiglione del castello abitato da privati non si sa a quale titolo, se il governatore Chiodi, tra petrolieri e privatizzazioni, è stato incapace di trovare i due milioni di euro necessari per il restauro del castello Della Monica, vuol dire che questa politica fallimentare non serve e deve andare a casa subito. E già ci sembra di sentirli, i nostri illuminati politici, recitare la solita penosa manfrina pre-elettorale, proclamare meravigliose quanto inutili dichiarazioni di intenti dell’ultimo minuto: a tutto questo noi diciamo basta!

I cittadini devono iniziare a muoversi, a lottare per riprendersi il sogno di Della Monica, i loro stessi sogni, le istituzioni prima che sia troppo tardi. Il Movimento 5 stelle è l’unica vera possibilità di un futuro diverso: non vuole il vostro voto ma il vostro impegno, la vostra passione, la forza delle vostre idee.

Venite con noi!

Claudio Della Figliola portavoce pro tempore - Movimento Teramo 5 Stelle


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