Detenzione inumana, due ex carcerati ottengono risarcimento

26 Febbraio 2015   12:36  

Una vittoria importante sia dal punto di vista materiale che soprattutto da quello morale, quella ottenuta da due ex detenuti che hanno voluto denunciare le condizioni in cui si sono ritrovati a scontare le rispettive pene.

Tra i primi casi in Italia, ed il primo in assoluto in Abruzzo, il tribunale dell'Aquila ha infatti dato ragione ai due in una causa intentata contro il Ministero della Giustizia, dispondendo risarcimenti ammontanti rispettivamente a 25.000 ed 8.000 euro per essere stati sottoposti a "detenzione in condizioni inumane".

I due ex carcerati, entrambi difesi dallo stesso avvocato, hanno portato all'attenzione dei giudici vari esempi per illustrare le rispettive condizioni di vita dietro le sbarre.

Uno di essi, di Teramo, tra il 1996 e il 2014 ha soggiornato nel carcere di Castrogno ed in altri istituti per un totale di 3.189 giorni di detenzione, evidenziando celle di appena 3 metri quadri e mancanza di acqua e riscaldamento, oltre che di bagni idonei.

L'altro detentuto, di Campli, ha soggiornato a Castrogno per circa 3 anni, raccontando di aver dovuto condividere una cella di appena 5 metri quadri, oltre a docce in pessime condizioni e termosifoni non ben funzionanti.


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