Di Stefano: "Agenzia unica ispezioni lavoro, tra chiusura e riorganizzazione si rischia un pasticcio

04 Marzo 2015   15:27  

“Ho presentato un’interrogazione al Ministro del lavoro per avere per sapere se è intenzione del Governo istituire un’Agenzia Unica o se non ritenga più utile, proficuo ed economico riorganizzare il Ministero del Lavoro attraverso il recupero delle competenze relative a tutta la materia legata al lavoro riprendendo la gestione del collocamento, il controllo delle società cooperative, che passando presso il Ministero del Lavoro come attività istituzionale, porterebbe un notevole risparmio per le casse dello Stato” sono queste le parole dell’on. Fabrizio Di Stefano in merito alle perplessità sottolineate dallo stesso nell’interrogazione presentata, in merito alla legge delega n.183 del 2014 che prevede il riordino dell’attività ispettiva con la costituzione di una Agenzia Unica.

“L’istituzione della Agenzia unica così come prevista dal Governo, con l’unificazione solo degli ispettori del Ministero del Lavoro, dell’INPS e dell’INAIL, esclude i rappresentanti di importanti istituzioni volte al servizio di controllo territoriale, e, quindi, di per sé reitererebbe l’errore gestionale con il mancato coordinamento degli accessi ispettivi presso le varie aziende causa di sovrapposizioni degli interventi medesimi. Inoltre,le decisioni previste nel Decreto in corso di approvazione comportano la riorganizzazione anche delle funzioni amministrative delle Direzioni Territoriali del Lavoro con la chiusura delle 85 sedi dislocate sui territori provinciali e l’istituzione di solo 18 agenzie uniche ispettive del lavoro a circoscrizione regionale, con la conseguente creazione di disservizi per l’utenza e l’aggravio di spesa relativamente ai rimborsi chilometrici da liquidare ai funzionari ispettivi che andranno a coprire un’area di intervento molto ampia (regionale). Anche i cittadini abruzzesi all’insegna di questa logica si vedranno scippati di servizi e funzioni essenziali. Immagino già la bagarre che inizierà per decidere quale dovrà essere la sede regionale dell’Agenzia, per la conformazione del nostro territorio molte aree rischieranno di certo di un disservizio” sottolinea l’on. Di Stefano.

“Sarebbe sbagliato, da parte del Governo non operare in tal senso. In tal modo si   garantirebbe l’autorevole presenza dello Stato sul Territorio fornendo un servizio ai cittadini attraverso personale qualificato nel rispetto della legalità e secondo i termini di efficienza, efficacia e trasparenza alla base di qualsiasi normativa ed azione istituzionale” conclude l’on. Di Stefano.


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