Dietro l'asfalto nel parco, si cela progetto per nuovi impianti di risalita

26 Luglio 2016   13:50  

Si profila uno scempio ancora più grande nel cuore del parco d'Abruzzo, l'associazione divulga i documenti. Il Consiglio direttivo faccia uscire l'ente dal "cul-de-sac": si ritiri il nulla osta per la strada e si ripristini tutto lo sterrato ora asfaltato e non solo il tratto finale

Guardando l'obbrobrio perpetrato nel cuore del parco d'Abruzzo con l'asfaltatura di chilometri di sterrato a Villavallelonga, con il parziale avallo dell'Ente Parco, in molti si sono chiesti: perché autorizzare un intervento per una strada che deve rimanere chiusa e non collega il paese a case o alberghi?

La Stazione Ornitologica ha trovato i documenti per dare una risposta: la costruzione di nuovi impianti di risalita. Quello della strada si pro la, dunque, come il necessario presupposto per uno scempio ancora più grande, l'assalto al versante nord dell'Aceretta con nuovi impianti di risalita da Villavallelonga.

Le associazioni ambientaliste a gennaio 2016 avevano incalzato l'Ente Parco che in quel momento aveva autorizzato tutto l'intervento rilasciando il proprio nulla osta per l'asfalto no alla Fontana dell'Aceretta. Le associazioni, avendo raccolto voci in tal senso, prospettavano proprio il fatto che la strada potesse servire a torme di sciatori, violando un vero e proprio paradiso naturalistico. Il Direttore del Parco Dario Febbo, in una lettera di risposta inviata anche al Ministero dell'Ambiente, aveva recisamente smentito sostenendo, senza mostrare carte e speci care molto, che vi erano impedimenti di tipo legale collegati sia alla piani cazione regionale che alle norme della Zona di Protezione Speciale (ZPS). Stiamo parlando della stessa lettera dove Febbo dichiarava testualmente che la strada era già asfaltata, quando ci sono caterve di immagini che dicono il contrario.

Successivamente, a giugno 2016, il Parco aveva inserito, in parziale di ormità con il Nulla Osta già rilasciato, delle prescrizioni più restrittive chiedendo lo stralcio dell'ultimo tratto e imponendo la chiusura della strada alla base. Tutto ciò non serviva ad evitare lo scempio, considerato anche il tardivo e sempre parziale intervento dell'ente parco a lavori ormai conclusi. Speci chiamo ancora una volta che l'Ente Parco ha comunque autorizzato l'asfaltatura ex novo di 1,5 km di sterrato, presentato come "ripristino" dal Comune. Ricordiamo inoltre che la SOA inviò la prima segnalazione il 10 luglio con i primi lavori in corso mentre il Parco ha sequestrato un pezzettino di strada solo sabato 23 luglio. Tutto ciò fa diventare ancora più evidente il controsenso di spendere mezzo milione di euro di fondi pubblici per una strada da tenere chiusa!

Ora la Stazione Ornitologica Abruzzese è in grado di smontare pezzo per pezzo la tesi rassicurante del Direttore del Parco Febbo circa il futuro dell'area.
Nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche del Comune di Villavallelonga (
http://www.comune.villavallelonga.aq.it/node/554) è prevista la costruzione di un impianto di arroccamento del costo di 2 milioni di euro. 


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