Difendersi dall'AIDS: la Asl 1 ha formato nuovi educatori per i giovani

27 Novembre 2013   14:01  

Come difendersi dall’Aids e quali comportamenti adottare per evitarne il contagio?

La Asl Avezzano-Sulmona-Aquila ha attuato un nuovo metodo di prevenzione: ha istruito prima gli studenti delle terze classi delle Superiori che, a loro volta, hanno fatto ‘scuola’ ai loro colleghi delle prime e seconde classi. Così nozioni sulle malattie sessualmente trasmissibili e adozione di comportamenti di difesa sono stati trasmessi da studente a studente, con modalità efficaci e ‘leggere’. Un’iniziativa a cui hanno partecipato 23 Istituti superiori di tutto il territorio provinciale della Asl 1.

Il progetto, inserito nel piano regionale di prevenzione sanitaria, ha riguardato le malattie sessualmente trasmissibili (soprattutto l’Hiv) e ha coinvolto Istituti superiori di Sulmona, Avezzano, Castel di Sangro e L’Aquila.

La nuova tecnica di prevenzione, indirizzata agli studenti, si chiama peer-educator, ed è stata adottata per formare gruppi di studenti delle classi terze, nei diversi Istituti, che, preventivamente resi edotti sulla materia dagli operatori Asl (assistenti sanitari e sociali, ginecologi, igienisti, infettivologi, ostetriche e psicologi), hanno fatto scuola’, a loro volta, ai colleghi di età inferiore (1 e 2° classi). Con questa procedura didattica – nell’arco del triennio 2011-2013 - sono stati formati 202 peer-educator che, nelle insolite vesti di ‘docenti’ della materia, hanno descritto a 998 ai più giovani colleghi delle classi inferiori le insidie del contagio e le condotte da seguire per difendersi dall’Hiv e da altre malattie sessualmente trasmissibili.

Un lavoro impegnativo e complesso che ha comportato una lunga formazione a cui si sono dovuti sottoporre gli operatori della Asl per mettere in pratica, tra gli studenti, questa innovativa modalità di conoscenza a fini di prevenzione.

Il progetto alla fine è sfociato nella realizzazione di un video che verrà distribuito negli istituti superiori della Regione. Il filmato è stato proiettato e presentato, per la prima volta, il 15 novembre scorso al teatro comunale di Pratola Peligna, alla presenza di genitori, insegnanti. Il video è stato realizzato dagli studenti dell’Itis di Pratola Peligna, del Liceo Scientifico di Castel di Sangro e dello Scientifico di Avezzano.

L’intero progetto, per la Asl, ha coinvolto Dipartimento di Prevenzione, consultori familiari di Sulmona e Pratola, reparti di malattie infettive degli ospedali Asl e il Sispia di Avezzano. Al lavoro di formazione per la Valle Peligna e all’organizzazione della serata conclusiva, al teatro di Pratola Peligna, hanno lavoratoro gli operatori sanitari: Marina Coppola, Maria Giulia Colaberardino, Tiziana Papale, Donatella Vitale e Viviana Faggioni.

Metodo e obiettivi sono stati riassunti in un poster presentato e illustrato al 46esimo congresso nazionale della società di Igiene a Taormina che si è svolto nell’Ottobre scorso.

L’iniziativa della Asl, originale ed efficace, si inserisce nel solco della lotta e prevenzione dell’Aids che, soprattutto nella fascia 15-24 anni, registra un sensibile aumento di casi.


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