Dighe di Alanno e Penne, siglato accordo per gestione

02 Marzo 2015   15:26  

"Sono convinto che con questo documento abbiamo messo un argine importante ai rischi e ai pericoli".
Lo ha detto, questa mattina, il prefetto di Pescara, Vincenzo D'Antuono, nel corso di una conferenza stampa di presentazione dei "Documenti di Protezione civile" riguardanti le dighe di Alanno e Penne.

Presenti anche l'assessore regionale, Mario Mazzocca, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, e diversi sindaci del pescarese.

I due documenti sono stati definiti e sottoscritti dopo un approfondito esame che ha coinvolto la Prefettura-UTG, l'Ufficio Tecnico della Direzione Generale Dighe del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, la Regione Abruzzo, la Provincia di Pescara ed i sindaci dei Comuni interessati.

Sostanzialmente vengono definite le condizioni che devono verificarsi per l'attivazione del sistema di protezione civile e le procedure da porre in atto per gestire le emergenze.

La procedura prevede la fase di preallerta (vigilanza ordinaria); fase di allerta (vigilanza rinforzata); fase di pericolo - allarme di tipo 1; allarme di tipo 2; le manovre volontarie degli organi di scarico; una rubrica contente i numeri telefonici dei soggetti tenuti ad essere sempre reperibili.

"Questo documento di protezione civile - ha sottolineato il prefetto - non e' un mero atto burocratico, ma e' il risultato di un lavoro intenso durato oltre un anno. I documenti riguardano le dighe e gli invasi di Alanno e Penne, dighe ben gestite che pero' assumono un rilievo non secondario nel momento e nei periodi delle grosse precipitazioni.

In questi momenti - ha aggiunto - si crea l'esigenza di smaltire una certa quantita' di acqua e questo puo' provocare problemi a valle. Abbiamo quindi messo attorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti e abbiamo individuato una tipologia di interventi.

Con questi documenti vogliamo porre le basi per una migliore gestione delle varie situazioni e capire e conoscere le problematiche e tutto quello che c'e' da fare e migliorare nella gestione delle emergenze generali in caso di maltempo, come gli ultimi fatti ci hanno purtroppo fatto vedere". 

"Vogliamo e dobbiamo - ha concluso D'Antuono- essere al fianco della popolazione e fare sinergie con tutti i soggetti per ridurre, anche nel post emergenze, i danni materiali ma anche quelli personali perche' perdere la casa, essere evacuato, e' un dolore molto grande".

I gestori delle dighe, in caso di improvviso e rilevante aumento di portata d'acqua che non dipende comunque dalle attivita' degli invasi, si attivano subito informando Prefettura e Protezioni civile affinche' possano essere tempestivamente disposte tutte le necessarie procedure a salvaguardia del territorio e della popolazione.

"L'obiettivo - ha detto l'assessore Mazzocca - e' anche quello di ottimizzare le risorse e fare rete con le amministrazioni, operando attraverso un coordinamento tra le forze in campo".

L'assessore ha poi parlato degli ultimi eventi e su come organizzarsi per far fronte alle emergenze: "C'e' un dato di fatto incontrovertibile. I repentini cambiamenti climatici non potranno non produrre purtroppo effetti negativi sul territorio e sullo stato dei dissesti.

In Abruzzo abbiamo avuto 32 frane e alcune sono preoccupanti, oltre a quelle di Villa Celiera e Civitella Casanova, che stiamo monitorando quotidianamente.

In Abruzzo, lo sappiamo, esiste una problematica di dissesto del territorio, ed e' per questo - ha concluso - che ho incontrato ad Avezzano il prefetto Gabrielli per condividere con lui e la protezione civile nazionale un' attivita' per affrontare emergenze e anche per predisporre un piano di adattamento ai cambiamenti climatici". 


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