Direttiva Bolkestein, Monticelli scrive a Letta: ''A rischio il lavoro per migliaia di famiglie''

05 Settembre 2013   13:13  

Un tavolo di confronto per salvare imprese balneari e famiglie e l’avvio di un tavolo istituzionale dal quale possa partire un confronto proficuo con l’Europa.

È quanto chiede il sindaco di Pineto Luciano Monticelli in veste di delegato nazionale Anci al Demanio Marittimo, che torna a difendere i balneatori nella lotta alla direttiva Bolkestein.

Il primo cittadino ha infatti deciso di scrivere al presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta per fare il punto della situazione sulla condizione in cui versano gli attuali concessionari e dire la sua sulle conseguenze che deriverebbero dall’attuazione della direttiva.

Non solo. Monticelli lamenta anche l’esclusione dal dialogo istituzionale dei Comuni, definiti nella missiva “gli attori principali della questione” sebbene mai presi in debita considerazione.

“Sappiamo benissimo – tuona in merito il primo cittadino pinetese – quanto le imprese balneari incidano sull’economia turistica delle nostre città.

Ed è per questo motivo, ma anche per salvaguardare il lavoro di migliaia e migliaia di famiglie, che l’Anci si sta muovendo, con forza, per rassicurare queste imprese. Imprese che hanno fatto la storia del nostro Paese”.

Da qui la decisione di Monticelli di rivolgersi direttamente al Governo Letta, per tornare a chiedere con fermezza l’esclusione dall’evidenza pubblica voluta dalla Bolkestein delle imprese turistico-ricreative.

“Chiederemo nuovamente – continua con fermezza il sindaco di Pineto – che sia adottato ogni ulteriore provvedimento per scongiurare la “distruzione” di un settore economico assolutamente vitale per l’economia italiana e da più parti ritenuto fondamentale per conservare e accrescere la capacità di attrazione del turismo balneare”.

Secondo Monticelli, infatti, aprire il settore a grandi multinazionali, che per loro natura si troverebbero sicuramente in una condizione avvantaggiata, risulterebbe dannoso per i piccoli balneatori, “col rischio – precisa il sindaco – di vedere presto sparire quella che è stata, ed è, una tipicità tutta italiana in favore di franchising”.

Il sindaco pinetese si schiera apertamente dalla parte delle imprese balneari e delle migliaia di famiglie che “stanno vivendo un vero e proprio dramma. Per gli investimenti economici – sottolinea con fermezza -, per la passione e per la professionalità che, in tanti anni di sacrifici, hanno messo a disposizione per la crescita turistica, economica e sociale del nostro Paese”.

Insomma, secondo Monticelli la direttiva Bolkestein continua, per gli attuali concessionari, a rappresentare esclusivamente una “spada di Damocle” che mina gli sforzi compiuti in lunghi anni di lavoro e sacrifici e non certo una nuova opportunità.

“Confido pertanto – conclude il sindaco pinetese – nella sensibilità e nel ruolo istituzionale rivestito dal presidente del Consiglio dei Ministri per iniziare quel dialogo costruttivo che ormai da anni, e da più, parti viene acclamato. Le nostre imprese ne hanno davvero bisogno”.

 


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