Direttiva Bolkestein, domani audizioni delle associazioni di categoria

03 Agosto 2015   13:18  

 Si terra' domani l'audizione delle associazioni di categoria interessate al demanio marittimo, prevista durante la seduta della IV Commissione Consiliare Politiche Europee presieduta da Luciano Monticelli. 
   
Verra' affrontato il delicato tema della Direttiva Servizi, meglio nota come Direttiva Bolkestein, dalla cui corretta applicazione dipende una buona fetta dell'economia della regione Abruzzo, in particolare sulla questione del turismo balneare. 

Assieme a Monticelli, ad ascoltare le associazioni di categoria sara' presente anche Giovanni Lolli, vicepresidente della Giunta regionale e Coordinatore delle Regioni italiane in materia di turismo. 
  
 "Quella che ci troviamo dinanzi - e' il commento in merito di Luciano Monticelli - e' una vera e propria sfida politica. Non si sta parlando di sfuggire all'applicazione della disciplina europea per permettere a 30mila imprese di continuare ad esistere. Non si sta nemmeno parlando di far finta di trovare una soluzione a un problema da cui successivamente possono scaturirne una miriade solo per accontentare una categoria.

Si sta parlando - spiega il consigliere - di trovare una soluzione sostenibile dove l'esigenza di assicurare una libera concorrenza e un mercato aperto conviva con la nostra realta' economica e sociale, dove la concorrenza e' certo fondamentale, ma non e' e non puo' essere l'unico valore che ci si propone". 
   
Come piu' volte ribadito dal presidente della IV Commissione Consiliare, gli stabilimenti balneari italiani appartengono, infatti, a una tradizione che costituisce una sana forma di imprenditorialita' familiare in cui, rispetto allo svolgimento dell'attivita' economica, si lega sia una dimensione ambientale, fatta di tutela del territorio demaniale, di conservazione e miglioramento dello stesso, sia una dimensione sociale, in cui la caratteristica fondamentale dell'impresa e' il legame, potrebbe dirsi affettivo, con la realta' marittima.

"Questo e' un patrimonio della tradizione italiana - sottolinea Monticelli - che non puo' e non deve essere disperso, soprattutto a causa dell'applicazione di una disciplina che non fornisce alcuna garanzia su quale sara' il futuro dell'attivita' balneare e su quali saranno le garanzie per la tutela del bene demaniale.

Un'apertura improvvisa e totale del mercato non e' utile a nessuno, perche' andrebbe a scapito delle piccole imprese, delle amministrazioni pubbliche e degli stessi utenti.

D'altronde la stessa legislazione europea impone di promuovere un ambiente favorevole all'iniziativa e allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Per questi motivi - conclude il presidente della IV Commissione Consiliare - non si tratta di sfuggire alla normativa o ai principi del diritto dell'Unione europea, quanto piuttosto legittimare la maniera di tutelare questo patrimonio imprenditoriale italiano nel quadro dei principi europei.

La sfida politica e' quella, dunque, di trovare una soluzione equilibrata".


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