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"Per le situazioni più gravi facciamo il possibile, ma servono interventi strutturali".
L'assessore Alfredo Moroni, risponde sullo stato del progetto Case.
"Diciannove le aree, e più o meno da tutte, arrivano segnalazioni di disagi, alcuni lievi altri decisamente preoccupanti. Come quelle verificatesi negli ultimi giorni a Cese di Preturo, con una casa invasa dall'acqua.
Di fronte a questi casi il Comune alza le mani, nel senso che strutturalmente non è al momento in grado di risolvere le situazioni, se non mettendo in atto vere e proprie soluzioni di intervento strutturali.
E per andare verso una gestione che consenta di manterne vive le case create dopo il terremoto dal Governo Berlusconi e dalla Protezione Civile di Guido Bertolaso, sarà istituito un ente gestore.
"Entro fine marzo si creerà una new-co o un ramo di un'azienda muncipalizzata che si occuperà di questo immenso patrimonio" - spiega Moroni.
Al momento però, se si devono compiere azioni bisogna farlo con uno sforzo non preventivato. Per il quale, si devono rosicchiare fondi da altri capitoli, e inventarsi una squadra. Si perché al momento operativi sono tre operai della Manutencoop che opera solo sulle parti esterne, e due operai del Comune.
Poca cosa per un patrimonio dove abitano poco meno di 15mila persone.
E i soldi a disposizione sono per quast'anno 400 mila euro.
"Lavoriamo con passione, facendo il possibile per i cittadini in difficoltà, ma questa eredità di Berlusconi e Bertolaso è molto pesante, e ci stiamo attrezzando per sostenerla."
Al nostro microfono l'assessore al Comune dell'Aquila, Alfredo Moroni
intervista di Barbara Bologna
immagini e montaggio di Marialaura Carducci