Divorzi: perdita lavoro e crisi, dietro fine matrimoni

25 Gennaio 2013   12:29  

Sono la voglia di cambiare vita, soprattutto dopo la perdita di un posto di lavoro e il difficile momento economico che spingerebbero le coppie di oggi a separarsi: secondo una ricerca condotta dal portale FamilyLegal, oggi ci si dice addio soprattutto per le condizioni difficili in cui versa il Paese che creano tensioni in famiglia acuite per esempio dalla perdita di un posto di lavoro e per la voglia di "rifarsi" tentando la sorte all'estero.
A crescere sono le richieste di separazione dovute alla crisi economica e, soprattutto, alle soluzioni - non condivise - individuate dalle coppie per combatterla.
Il 45% delle persone che si rivolgono a un legale infatti, lamenta uno scarso contributo finanziario da parte del coniuge.
La tendenza che sta prendendo piede e' quella del down-shifting, ovvero della 'decrescita', intesa come scelta di vita piu' sostenibile.
Fra le cause di una separazione, legata alla crisi, c'e' la perdita del posto di lavoro: per il 23% dei casi. Inoltre, per il 12% delle coppie che si dicono 'addio', i motivi sarebbero legati alla crisi di identita' sessuale.
C'e' poi un 9% di separati a causa dell'incompatibilita' degli stili di vita, un ulteriore 7% per il sesso e un restante 2%, in questo caso donne, che dichiara di volersi separare perche' il partner avrebbe preso totale dominio della cucina, imponendo le proprie scelte alimentari.
A scendere sono, al contrario, le cause di separazione per tradimento, o per l'attaccamento morboso di uno dei due partner ai social network, abitudine che porta molto spesso, di fatto, al tradimento, o ancora a causa della scarsa condivisione di gusti e passioni, soprattutto dopo la nascita del primo figlio.


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