Don Vincenzo Amadio nominato Vicario generale della Diocesi di Pescara
“Esprimo massima gioia e apprezzamento, a nome personale e dell’intera città, per la nomina di Don Vincenzo Amadio, parroco della Chiesa sul Mare, da oggi tornato a riassumere il ruolo di Vicario generale della nostra Diocesi su indicazione dell’arcivescovo di Pescara Monsignor Tommaso Valentinetti.
Una decisione nata dopo una lunga e attenta valutazione, in seguito alla prematura scomparsa di Padre Giuseppe Comerlati, e dopo le consultazioni con il clero che ha indicato nell’esperienza e nelle profonde capacità pastorali di Don Vincenzo la figura più idonea a rivestire tale ruolo, che peraltro aveva già ricoperto in passato, con l’arcivescovo Cuccarese. Sono certo che Don Vincenzo saprà garantire quell’importante trait d’union tra la parte più giovane del clero e coloro che hanno qualche capello bianco in più, al fine di agevolare la comunione della comunità cattolica intera”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando la nomina odierna di Don Vincenzo.
“Non appena ho appreso la notizia – ha detto il sindaco Albore Mascia – ho inviato una lettera personale a Don Vincenzo per congratularmi della nomina, appresa con gioia. Nel corso della sua lunga esperienza pastorale, maturata per tanti anni nella Parrocchia del Sacro Cuore e poi proseguita presso la nostra Chiesa sul Mare, si è affinata non solo un’approfondita conoscenza territoriale della Diocesi, ma soprattutto una grande capacità di comprensione delle capacità umane e caratteriali dei Sacerdoti e dei fedeli affidati alle sue cure spirituali.
Sono certo che una tale competenza e saggezza, unite a una profonda disponibilità e pastorale sollecitudine, sapranno rendere ancora una volta prezioso l’importante e difficile ruolo al quale Don Vincenzo è stato chiamato. Nei prossimi giorni mi riprometto di recarmi a salutare Don Vincenzo per rinnovargli il mio personale attestato di stima per l’intensa attività pastorale che porta avanti ogni giorno con attenzione e cura, riuscendo a riunire attorno a sé giovani e meno giovani, segno di una grande capacità comunicativa e di professione di fede autentica”.
